Hallowe’en del 1926, Linnet del 1905 e Ganbare del 1973 hanno vinto i Trofei stagionali 2017 della XIII edizione del Panerai Classic Yachts Challenge, rispettivamente nelle categorie Big Boats, Yachts d’Epoca e Yachts Classici. La premiazione è avvenuta a Cannes in occasione delle Régates Royales, quarta e ultima tappa del circuito. Circa 90 le imbarcazioni partecipanti. Per Hallowe’en e Linnet si tratta della loro prima vittoria, mentre Ganbare ha bissato il successo già ottenuto nel 2016.
Di Paolo Maccione – Ottobre 2017
Fotografie di Paolo Maccione
I vincitori del Panerai Classic Yachts Challenge 2017
Hallowe’en nella categoria Big Boats, Linnet tra gli Yachts d’Epoca e Ganbare tra gli Yachts Classici sono le imbarcazioni che lo scorso 30 settembre, a conclusione delle trentanovesime Régates Royales di Cannes, si sono aggiudicate i trofei stagionali in occasione della XIII edizione del Panerai Classic Yachts Challenge, il più importante circuito internazionale riservato alle vele d’epoca e classiche sponsorizzato dal 2005 dall’omonima casa fiorentina di alta orologeria sportiva. Le tre barche hanno così scritto il proprio nome nell’Albo d’Oro del prestigioso trofeo. Dopo gli appuntamenti di Antibes (FR), Porto Santo Stefano (ITA) e Mahon (ESP), il raduno francese ha rappresentato la quarta e ultima tappa del Circuito del Mediterraneo. Circa 90 gli scafi presenti a Cannes, che hanno disputato tutte e cinque le regate in programma lungo percorsi variabili su più lati con sole, brezze leggere e venti di intensità mai superiore a 10-12 nodi.
Hallowe’en, una vittoria inseguita per 9 anni Dopo nove anni di tentativi il cutter bermudiano Hallowe’en, varato nel 1926 presso il famoso cantiere scozzeze Fife di Fairlie, può finalmente fregiarsi del titolo di campione stagionale tra le Big Boats. La barca, costruita in fasciame di teak su ossatura di quercia inglese, si ispira alle linee dei 15 Metri S.I. (Stazza Internazionale) e tra il 1927 e il 1939 ha stabilito e mantenuto il record di percorrenza della famosa regata del Fastnet. Con il nome di Magda XII ha ospitato a bordo il Principe Olaf, futuro re della Norvegia, poi ha regatato negli USA e subìto un importante restauro presso il Classic Boat Museum di Newport. Ha cambiato diversi armi velici e dal 1999 appartiene a un sindacato composto da armatori irlandesi. Quest’anno Hallowe’en ha partecipato a tutte le tappe del Mediterraneo del Panerai Classic, con a bordo membri di equipaggio non professionisti provenienti dall’Europa, Nuova Zelanda e Australia. Le sue più dirette inseguitrici sono state Moonbeam of Fife del 1903 e Cambria del 1928.
Mezza “Luna Rossa” a bordo della vittoriosa Linnet
Prima vittoria stagionale nella categoria Yachts d’Epoca anche per lo sloop aurico Linnet del 1905, decimo di diciotto scafi costruiti dal cantiere americano N.G. Herreshoff. Appartiene alla classe Nyyc 30 (New York Yacht Club 30), il primo monotipo cabinato d’altura della storia. Il numero 30 indica la lunghezza al galleggiamento minima, espressa in piedi (un piede corrisponde a 30,48 centimetri). La barca, costruita in doppio fasciame longitudinale sfalsato di cedro giallo dell’Alaska e cipresso americano su ossatura di rovere, mantiene intatta l’originalità dell’epoca. Arrivata in Italia alla fine degli anni Novanta è stata sottoposta a diversi interventi eseguiti presso il Cantiere Navale dell’Argentario di Porto Santo Stefano, in Toscana, commissionati dall’armatore Patrizio Bertelli, patron delle campagne di Coppa America con la storica Luna Rossa. Lo stesso Bertelli ha timonato Linnet in occasione delle regate dell’Argentario e di Mahon, alternandosi a bordo con professionisti della vela del calibro di Paolo Bassani, Pietro d’Alì, Max Sirena, Giulio Giovanella e il pluriolimpionico Torben Grael, timoniere a Cannes. Le imbarcazioni dirette concorrenti di Linnet sono state Rowdy (1916), Spartan (1913) e Chinook (1916).
Ganbare, una vittoria dedicata alla memoria di Doug Peterson
Ganbare, sloop bermudiano lungo 10,49 metri costruito nel 1973 in legno di cedro rosso dal cantiere Carl Eichenlaub di San Diego, ha bissato il successo stagionale già conseguito nel 2016. Era dal 2007 che non si assisteva a una doppia vittoria consecutiva di un’imbarcazione iscritta nella categoria Yachts Classici. Una conferma della validità di questo progetto realizzato dal californiano Doug Peterson, scomparso lo scorso giugno proprio a San Diego, le cui ceneri sono state imbarcate sulla replica della goletta America del 1851 e disperse in mare alla presenza di alcuni tra i più importanti disegnatori navali del mondo. L’inglese Don Wood, proprietario dal 2013 di Ganbare, ha dedicato pubblicamente la vittoria allo yacht designer che proprio con questo suo primo progetto sarebbe diventato uno dei più famosi architetti navali del mondo. Quest’anno la barca ha saltato solo la tappa di Mahon e a Cannes ha lottato fino all’ultimo contro agguerriti concorrenti come il 20 metri Il Moro di Venezia I del 1976 e l’11 metri Ardi del 1968. Ganbare correva con i colori del Royal Thames Yacht Club e Royal Malta Yacht Club. L’importante risultato coincide con il decennale dell’ultimo e più esteso restauro subìto da Ganbare nel 2007 presso il cantiere Pezzini di Viareggio.
Le novità di Cannes 2017
Oltre ai campioni di Luna Rossa, a Cannes non sono mancati altri personaggi, affezionati a questa manifestazione, come il velista Mauro Pelaschier imbarcato su Leonore o il progettista argentino German Frers a bordo di Fjord III, la barca di famiglia sulla quale è cresciuto velisticamente. Ritorno in regata anche per Bona Fide dell’armatore milanese Giuseppe Giordano e per Samurai, il Sangermani di 17 metri della famiglia Pavese. Tra le Big Boat anche il gigante Germania Nova, goletta del 2011. Purtroppo durante una collisione in mare tra Blitzen, che ospitava a bordo il divo dei Duran Duran Simon Le Bon, e Eilean quest’ultima ha spezzato il boma dell’albero di mezzana. Tra le novità in regata anche Ardi del 1968, la barca scuola del Club Nautico Versilia di Viareggio già vincitrice della tappa di Mahon, e di Mio Mao VII, un Sangermani del 1964 appena restaurato. Bruno Troublè, papà della Louis Vuitton Cup, quest’anno ha affiancato al P-Class Olympian un’altra barca della stessa classe, Chips del 1913. Onore a Tilly XV del 1912, l’unica barca che nella storia del Panerai Classic Yachts Challenge ha partecipato quest’anno alle regate di Antigua, al circuito Panerai in nord-America e alle Régates Royales di Cannes.
I vincitori degli orologi Panerai
A Cannes sono stati anche aggiudicati i quattro prestigiosi orologi Panerai ad altrettanti vincitori nelle principali categorie. Tra le Big Boats ha vinto il cutter aurico Mariska del 1908, uno dei quattro 15 Metri S.I. ancora naviganti, tra gli Yachts d’Epoca il sopracitato Linnet, tra gli Yachts Classici Ganbare e infine tra gli Spirit of Tradition Tabasco V, un modello IOR 2 Tons lungo 12,42 metri, costruito nel 1981 in tre strati incrociati di mogano su progetto di Joubert-Nivelt e considerato innovativo per l’epoca. Nel raggruppamento dei 5.50 Metri S.I., dopo 8 regate, la vittoria finale è andata alla barca delle Bahamas New Moon di Merk Holowesko, mentre tra i Tofinou 9.5, con 4 primi posti su 8 regate disputate, è stata Pitch del 2006 a conquistare il più alto gradino del podio.
I vincitori di classe alle Régates Royales 2017
Questi i vincitori delle regate di Cannes in tutte le singole categorie nelle quali è stata suddivisa la flotta: Mariska (Big Boats), Maria Giovanna II (Yachts Classici), Rowdy (Epoca Marconi > 15 mt), Carron II (Epoca Marconi < 15 mt), Linnet (Epoca Aurici), Ganbare (Classic Racer), Tabasco V (Spirit of Tradition), Carron II (Challenge Gaston Schmalz, attribuito al primo tra gli 8 Metri S.I. costruito prima del 1965). La vittoria finale tra i 44 Dragoni intervenuti a Cannes, dopo 9 prove disputate, è andata infine all’imbarcazione inglese Blue Haze di Ivan Bradbury.
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