Stefano Faggioni

Lo Studio Faggioni Yacht Design (www.studiofaggioni.com) nasce alla Spezia nel 1966 dal genio di Ugo Faggioni, progettista di barche classiche e moderne a vela e a motore. Nel corso degli anni restaura alcune tra le più belle barche del mondo come Orion, Astra, Candida, Mariette e Croce del Sud. Dal 1995 il figlio Stefano, classe 1969, inizia a collaborare con il padre, scomparso nel 2000. Dal 1999 Stefano diventa titolare dello Studio, del quale fanno parte altri architetti interni tra cui il cugino Simone Faggioni. I progetti di restauro, dal Ramses della famiglia Al Fajed al Marlin di Della Valle, da Black Swan del 1899 al 46 metri Lulworth del 1920, si susseguono senza sosta. Negli anni Duemila progetta lo styling esterno e gli interni dell’Explorer-vessel Naumachos 82. Tra i progetti di questo periodo anche quello del gozzo Pianosa del 1947, classificato bene storico nazionale, di Patience del 1931, di Javelin del 1897, del 12 Metri S.I. La Spina del 1929 e del motoryacht Sant’Antonino. Per conto di A.R.I.E. cura il restauro museale del Leone di Caprera del 1879, mentre per la Festa della Marineria della Spezia allestisce il settore Arti, Mestieri e Lavorazioni Tradizionali. Stefano Faggioni vive e lavora alla Spezia.

Barche d’Epoca e Classiche è onorata di avere Stefano Faggioni tra i suoi contributors.

Serena Galvani

Serena Galvani, nata a Bologna nel 1958, si laurea nel 1983 in Lettere Moderne e inizia a collaborare con la Società di Geofisica Applicata. Nel 1998 comincia a interessarsi alla salvaguardia del patrimonio navale italiano. Acquista Aria, un’imbarcazione da regata della classe 8 Metri Stazza Internazionale costruita nel 1935, e fonda A.R.I.E. (Associazione per il Recupero delle Imbarcazioni d’Epoca, www.arie-italia.it), di cui è Presidente. Nel decennio successivo, a bordo di Aria, vince importanti regate sia in Italia che in Francia. E’ tra i fondatori di CL.A.N. (Classe ‘A’ Nazionale) e dell’Associazione Italiana Classe 8 Metri S.I. Nel 2003 contribuisce alla stesura di una proposta di legge, poi approvata, che tuteli le imbarcazioni storiche. Nel 2005 fonda la N.I.V. (Nazionale Italiana Velisti) e si occupa di Velaterapia e Velaintegrazione sociale. Alla fine degli anni Duemila è impegnata nel restauro museale del ‘Leone di Caprera’, storica baleniera del 1879. Nel 2010 viene premiata dal CONI per meriti sportivi e per la salvaguardia del patrimonio marinaresco italiano. Serena Galvani, che per caparbietà e determinazione è stata paragonata ad un misto tra un vulcano e un ariete, vive a Roma.

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Davide Gnola

Davide Gnola è nato a Rimini nel 1962. Dopo essersi occupato di storia del libro manoscritto e di biblioteche, dal 2005 è diventato direttore del Museo della Marineria di Cesenatico, del quale ha precedentemente curato l’allestimento della nuova Sezione a Terra. Impegnato sul versante della valorizzazione delle barche tradizionali adriatiche, ha organizzato e curato diverse mostre e iniziative culturali, e scritto articoli su varie riviste di settore. È membro del direttivo dell’Associazione dei Musei Marittimi del Mediterraneo (AMMM) e dell’Istituto di Archeologia, Storia ed Etnologia Navale (ISTIAEN). Nel 2009 ha pubblicato Il mare oltre la spiaggia (Regione Emilia-Romagna); si è occupato di recente di Giuseppe Garibaldi come uomo di mare, con ricerche confluite in alcuni articoli e nel libro Diario di bordo del Capitano Giuseppe Garibaldi (Mursia, 2010). Davide Gnola vive e lavora a Cesenatico.

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Matteo Salamon

Matteo Salamon, nato a Torino nel 1964, è un mercante d’arte specializzato in dipinti e disegni antichi. Fin da piccolo naviga su un Karatè, un Koala 50 e uno Scia 50 di proprietà della sua famiglia. Amico intimo di Olin Stephens è crocierista per vocazione. Dopo qualche competizione sul Sangermani Samurai di Luigi Pavese, nel 1999 corona il sogno di una vita acquistando insieme alla moglie Giulia lo Swan 38 Only You. Nel 2001 fonda con due amici, tra cui l’armatore dello Swan 411 Oracabessa Stefano Cioni, un’associazione che raggruppa gli armatori di Swan disegnati da S&S (www.classicswan.org). Negli anni dispari organizza lo S&S Swan Rendez-vous. Alla fine degli anni Duemila crea un sito web che raccoglie le barche progettate da S&S che navigano in Italia (www.ssci.it). Matteo Salamon vive e lavora tra Milano e le grandi capitali dell’arte antica.

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Enrico ‘Chicco’ Zaccagni

Enrico ‘Chicco’ Zaccagni, nato a Firenze nel 1951, è un navigatore, progettista, meteorologo, storico dello yachting … e pirata nell’anima. Per anni ha vissuto tra il Mediterraneo e i Caraibi facendo charter a bordo del suo ketch Alzavola del 1924. Ha al suo attivo 3 traversate atlantiche e oltre 50.000 miglia di mare. Dal 1999 è titolare della ditta Zacboats (www.zacboats.it), specializzata in consulenze, perizie e project managing nel restauro e brokeraggio di imbarcazioni d’epoca, classiche e tradizionali. E’ stato coinvolto nel restauro di scafi d’epoca come Windswept, Magda XIII, Mopi, Kipawa, Delfino, Ganbare, Orianda, Ojalà, Eilean. Parla tre lingue (inglese, francese e spagnolo) ed è docente esterno in “Storia dello Yachting e Restauro di Imbarcazioni d’Epoca” alla Facoltà di Architettura di Firenze. Fa parte del Comitato Esecutivo dell’Associazione Italiana Vele d’Epoca, è membro dell’Association of Yachting Historians e presidente delle Vele Storiche Viareggio. Enrico Zaccagni vive e lavora a Firenze.

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Rodolfo Foschi

Rodolfo Foschi nasce a Rimini nel 1941. Dopo avere vissuto a Bari, Foggia, Matera, Roma e Napoli si trasferisce a Firenze con la famiglia, dove frequenta il Liceo Artistico e si laurea in Architettura. Velista e marinaio fin da giovane, nel 1969 firma il suo primo progetto, un ketch in ferrocemento tuttora navigante. Nei decenni successivi disegna oltre 130 imbarcazioni in vetroresina, ferro e alluminio, realizzate da numerosi cantieri in tutta Italia (Mostes, Mancini, Perinetti, Rossi, Zennaro, Euro Sailer, ecc.). Le sue barche a vela di linee classiche, lunghe da 5 a oltre 20 metri, vengono spesso commissionate da armatori che ricercano scafi da viaggio solidi e affidabili. Tra i nomi dei progetti il Tamatino, Bernard, Buonvento, Venturiera e Foschia. Si specializza anche nella produzione di progetti per autocostruttori. Le barche di Foschi, come ricorda lui stesso, ‘raramente sonnecchiano nei marina’ e sono spesso protagoniste di lunghe navigazioni d’altura. Tra queste il Tatanai di Rita e Enzo Russo, che ha circumnavigato il globo. Dagli anni Ottanta il progettista ha scritto articoli e curato per la rivista ‘Bolina’ la rubrica “L’Architetto risponde”. Per la Editrice Incontri Nautici ha scritto il libro ‘Istruzioni per costruire una barca di 5,50 metri’. Rodolfo Foschi vive e lavora a Firenze.

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