di Paolo Maccione – Ottobre 2011
IL NAUTICANTICA VELE E LA FESTA SULL’ACQUA
Il 3 e 4 settembre 2011 si è tenuta a Cerro di Laveno Mombello, sul Lago Maggiore in provincia di Varese, la terza edizione di Nauticantica Vele, raduno per vele d’epoca e classiche (a chiglia e a deriva) organizzato dall’Associazione Il Legno sull’Acqua con in prima linea il socio Giuseppe Vanetti, anche regatante a bordo della sua deriva in legno, un 16 metri quadri olandese. L’evento si è svolto in occasione della Festa dell’Acqua, curata dal Gruppo Culturale del Verbano “Ulisse” in collaborazione con alcune realtà locali. Il raduno, patrocinato dall’ASDEC (Associazione Scafi d’Epoca e Classici), ha visto il diretto coinvolgimento del Circolo Velico Medio Verbano, che ha messo a disposizione uomini e mezzi per l’unica regata prevista. Una delle particolarità di questa, come di altre manifestazioni veliche lacustri, è che la flotta arriva sul campo di regata poco prima dell’inizio della stessa. A causa della mancanza di banchine è infatti praticamente impossibile riunire assieme tutti gli scafi … anche se il colpo d’occhio creerebbe sicuramente un bell’effetto per turisti e visitatori.
IL BORGO IN FESTA
Presso il piccolo borgo, affacciato sulle rive del lago, è stata anche organizzata un’esposizione di barche d’epoca in legno, un mercatino di hobbisti, stand gastronomici, una rassegna di pittura estemporanea, esposizione di piante, fiori, libri. Presso Palazzo Perabò, sede del Museo Internazionale del Design Ceramico, sono state ospitate alcune imbarcazioni d’epoca e una mostra di belle immagini di nautica d’epoca realizzate dal fotografo e modellista Leonardo Petroli.
PIETRO BEDONI, IL FONDATORE DEL “LEGNO SULL’ACQUA”
Il Legno sull’Acqua è un sodalizio fondato nel 2002 da Pietro Bedoni, chirurgo milanese scomparso nel 2009 all’età di sessant’anni, il cui scopo è sempre stato quello di diffondere la cultura della barca in legno, soprattutto nella zona del Lago Maggiore. Piero, così veniva chiamato da tutti, nel corso degli anni aveva restaurato piccoli scafi d’epoca, soprattutto motoscafi e gozzi, poi raccolti in un capannone ad Angera, sul Lago Maggiore, dove aveva dato vita ad un museo privato. A lui si deve l’organizzazione di manifestazioni come Nauticantica, nata nel 2005, tre edizioni del Guarnati Day sul Lago di Garda, raduni come “Corse sull’acqua, remi, vela e motore”, gite culturali nei cantieri del legno della Liguria o presso musei navali, promosso e curato un notiziario periodico dell’associazione. Per anni è stato anche un apprezzato collaboratore della rivista Vela e Motore. Oggi, ciò che ha creato continua a vivere in occasione delle manifestazioni organizzate dall’associazione sul Lago Maggiore, tra cui un raduno di gozzi che si tiene ogni luglio a Ranco. Piero Bedoni è stato anche autore del libro "Un gozzo è per sempre", realizzato poco prima della sua scomparsa. Oggi la carica di presidente dell’associazione è ricoperta da Clara Consolandi, moglie di Bedoni.
LE BARCHE PARTECIPANTI
Circa venticinque le imbarcazioni in legno partecipanti all’edizione 2011 di Nauticantica. C’era di tutto: dai Dinghy 12’ ai Dragoni, Requin, classi veliche del nord Europa, derive Tempest, Flying Dutchman, 5.50 Metri S.I. (Stazza Internazionale). Tra queste Kalua, un Neptune Cruiser svedese, Sula, sardiniera bretone lunga 5,50 metri, il Dragone Nathaly (I-95) del 1961 costruito da un cantiere svizzero, Juwel, un BB17 norvegese del 1964, Susanna, un Melar 30 svedese del 1940 e Terry, un Cape Henry 21, imbarcazione a deriva mobile di 6,30 metri autocostruita nel 2008 a Piedimulera, in provincia di Verbania, su piani della Nautikit. Whisper era invece un 5.50 S.I. del 1986, condotto da Paolo Giorgetti, attivo regatante nel circuito delle vele d’epoca.
Ecco l’elenco dei partecipanti:
ANFITRITE, L’OPERA PRIMA DI CARLO SCIARRELLI
Tra gli scafi più ammirati al Nauticantica 2011 anche Anfitrite del 1960, il primo cabinato progettato da Carlo Sciarrelli, il maestro della progettazione classica scomparso nel 2006. Questa imbarcazione, costruita dal cantiere De Pangher di Trieste, ha rappresentato l’esordio della sua carriera di architetto del mare. Da circa trent’anni Anfitrite appartiene ai Lambertini di Verbania, sul Lago Maggiore. A bordo navigano tre generazioni di velisti appartenenti alla stessa famiglia, premiati a Cerro per avere sempre conservato e mantenuto quella che è ormai ritenuta essere una vera e propria testimonianza storica della nautica italiana.
NIENTE VENTO, REGATA ANNULLATA
“Quand al Mutaron al ga il cappel … o piou o al fa bel”. Ecco, forse non si scrive proprio così, ma serve a rendere il concetto: “Quando sul monte Mottarone c’è un cappello di nuvole … o piove o fa bello”. E quel sabato pomeriggio 3 settembre, con le nuvole sul monte, … è stato fin troppo bello. Una piatta di vento ha fatto ciondolare le barche sul campo di regata in attesa di una brezza che non è mai arrivata. Poco dopo le 16 la competizione è stata annullata. Gran parte dei partecipanti ha ricordato l’edizione del 2010, quando un buon vento ha permesso lo svolgimento di una regata combattuta.
IL CIRCOLO VELICO MEDIO VERBANO
Il CVMV, Circolo Velico Medio Verbano, è stato fondato nel dicembre del 1967, grazie alla passione per la vela di alcuni amici. Dal 1995 il presidente è Roberto Tommasi, detto ‘scienza’ (di nome e di fatto, di lui si dice che abbia sempre rivelato capacità mentali fuori dal comune), coadiuvato dal vice presidente Luciano De Bernardi e dal Direttore Sportivo Enzo Marolli, velista già conosciuto per la sua partecipazione nel circuito delle vele d’epoca e classiche. Oggi il Circolo continua a promuovere lo sport della vela grazie all’organizzazione di corsi su derive, cabinati, campus per bambini e corsi di navigazione. Tra i risultati sportivi di eccellenza conseguiti dal CVMV c’è da segnalare quello di Carabella, imbarcazione pluricampione campione del mondo nella classe dei 5.50 Metri S.I. (Stazza Internazionale). Dal 2009 il Circolo si è insediato nella nuova sede con splendida vista sul lago, a fianco del porticciolo di Cerro, per la cui ristrutturazione verranno spesi tra i 70 e i 100.000 euro. La concessione della nuova sede durerà 15 anni.
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www.cvmv.it
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