Emanuela Tenti, trevigiana di nascita e genovese di adozione, è una tra le più affermate e apprezzate pittrici acquerelliste di barche d’epoca. Appassionata di disegno fin da bambina, dalla fine degli anni Novanta si è conquistata un posto d’onore nel mondo della marineria tradizionale. Numerosi i raduni e le manifestazioni alle quali ha partecipato, dove si è ispirata per realizzare innumerevoli dipinti spesso commissionati dagli stessi armatori. Energia, sorriso, passione e creatività, questi i tratti distintivi di un’artista talentuosa e determinata.
Di Silvia Scarpellini – Aprile 2014
Fotografie di Paolo Maccione, Archivio Barche d’Epoca e Classiche, Archivio Tenti e Silvia Scarpellini
EMANUELA TENTI, IL TALENTO ARTISTICO DI UNA GENOVESE
È la patria di ciascuno di noi che ci fa sentire parte della storia, parte del tessuto sociale e ci colloca in un determinato periodo storico-culturale: in tutto ciò noi ci rispecchiamo. E allora quale miglior patria di Genova, antica Repubblica marinara, con la sua pluricentenaria storia, tangibile nell’odierna città, nei suoi palazzi, nei suoi musei, nelle sue tradizioni, poteva dare asilo ed essere di grande ispirazione e formazione a una donna tanto minuta quanto determinata, dotata di una forza creativa eccezionale e di un talento artistico che unito alla passione del mare ne hanno fatto un emblema, un’icona rappresentativa del mondo della vela. Stiamo parlando di Emanuela Tenti, un’affermata artista che oggi incontriamo tra le sue creazioni ad acquerello, nel suo angolo privato di produzione.
IL LABORATORIO DELL’ARTISTA
Una musica di sottofondo ci fa dolce compagnia e riempie la stanza, impregnata di un magico ordine che rispecchia in pieno la sua indiscutibile estrazione grafica e nulla ha a che fare con il caotico laboratorio che per antonomasia possiamo immaginare essere quello di un artista, dove il protagonista indossa una cappa bianca dalle maniche larghe e decorata con spennellate di vari colori, dove i pennelli regnano sovrani assieme a opere accatastate in ogni dove. Ebbene, niente di tutto questo! Lei è ordinata, sempre impeccabile, nei tratti dei suoi lavori e nell’aspetto, tanto da sembrare lei l’armatore delle meravigliose Signore del mare che dipinge: sportiva, elegante, frizzante, con quell’aria pacata da saggia osservatrice, sempre disponibile e con un sorriso che le illumina gli occhi e che la rende affascinante, vincente. Sentirla parlare di sè e delle sue opere è un vero piacere.
CORTEGGIATA E INVITATA
Oggi la maggior parte degli organizzatori di eventi legati al mondo della nautica e in particolare delle vele d’epoca, la corteggiano e la invitano perché le sue opere esclusive sono diventate un’irrinunciabile presenza. Così sarà facile trovarla a quegli appuntamenti internazionali che richiamano gli autentici appassionati del mare, ai raduni di imbarcazioni d’epoca, alle regate e ai più prestigiosi eventi correlati. Quando Emanuela ci racconta la sua storia non è difficile capire come mai la sua vena artistica sia sfociata nella nautica.
ARTISTA FIN DA BAMBINA
Nata nel 1939 a Treviso, ma figlia di madre veneziana e di un ufficiale del Genio Navale della Marina Militare, ha ereditato da entrambi il gene della passione per il mare. Gli argomenti che hanno accompagnato la sua infanzia e la sua giovinezza riguardavano le barche, le navi, i bastimenti, i marinai, la navigazione. Fin da piccola il suo interesse è sempre stato il disegno. Quando nel 1953 la famiglia si trasferì a Genova, cominciò la sua istruzione artistica. Alla fine della maturità iniziò a lavorare dapprima in uno studio di architettura, poi scoprì la grafica industriale e dopo avere frequentato un corso di grafica pubblicitaria a Milano, dedicò tutto il suo interesse a questa attività, senza peraltro abbandonare completamente la pittura.
LA SCOPERTA DELLE VELE D’EPOCA
Emanuela Tenti lavora attivamente nel campo della grafica e realizza importanti marchi conosciuti in tutto il mondo come tra cui quello di Euroflora e del Salone Nautico di Genova, tanto per citare i più conosciuti. E’ attiva anche nella grafica editoriale, ambiente che la mette in contatto con i massimi studiosi dell’arte genovese, personalità che le permettono di attingere agli archivi iconografici del Museo Navale del Ponente Ligure. La passione per il mare la spinge sempre a tornare alle sue origini, pescando da quell’inestimabile pozzo di cultura marinara e conoscenze accumulate negli anni, dal quale trae una serie di acquerelli dedicati alle navi da lavoro, ai velieri, alle carrette del mare ... fino ad arrivare alla vera folgorazione, quando assiste per la prima volta a Le Vele d'Epoca di Imperia. Era il 1998.
LEUDI, TRABACCOLI, BRAGOZZI E CLIPPER
Da quel momento, attraverso i suoi acquerelli, ripercorre la storia della marineria, iniziando dalle barche a vela da lavoro, come i gozzi armati a vela latina, i leudi, fino ai bragozzi, i trabaccoli e altre imbarcazioni dell'Adriatico, fino ad arrivare agli ultimi velieri che doppiarono Capo Horn, i clipper e le barche che parteciparono alla Coppa delle 100 Ghinee e successivamente alle prime edizioni della Coppa America. I racconti del suo vissuto sono pieni di nozioni tecniche. Non sembra di dialogare con un artista, ma con un esperto marinaio, un comandante che ha navigato e solcato i mari su molteplici imbarcazioni. Sempre precisa nella terminologia marinaresca, quando avvia una sua opera si cala nella vela che ha disegnato e ti accompagna in coperta, ti spiega come sciogliere le vele, come cazzare la randa, quali manovre compiere. Forse è anche per questo che i suoi dipinti sembrano reali.
E così un giorno, con timore quasi reverenziale, inizia a dare vita ai primi acquerelli di vele d'epoca ritraendo quelle che più le piacevano, mettendo in risalto le condizioni di vento e di mare più spettacolari.
I TOUR PRESSO I CIRCOLI NAUTICI
Con questi nuovi lavori inizia a partecipare con un suo stand alle manifestazioni dedicate alle regate e, in seguito, con la crescita della notorietà, cominciò ad essere invitata a presenziare con i suoi quadri là dove si svolgono le Regate in qualità di ospite dei Circoli nautici e dei Club organizzatori. Ed eccola presso il Trofeo Accademia Navale di Livorno, il RYCC Savoia di Napoli, l'Associazione Vele Storiche Viareggio, Il Mare Ci Unisce, il Circuito dei Dinghy Classici 12’, Sulla Rotta di Imperia e molte altre. Durante le regate è spesso invitata a bordo delle Signore del mare. Oltre ad essere fonte di grande soddisfazione ciò le consente di trasmettere queste stesse sensazioni attraverso i suoi dipinti. Sono esperienze che la aiutano anche a comprendere meglio le manovre a bordo in considerazione delle diverse situazioni di vento, al fine di evitare di commettere errori nei suoi ormai famosi dipinti.
LE TRASPARENZE E I DETTAGLI DI BORDO
Di fronte ai suoi acquerelli si rimane incantati dai particolari di bordo, dalla trasparenza che riesce a dare alle vele quando colpite dalla luce. L’occhio scorre su questi gioielli di miniaturizzazione delle affascinanti creazioni della nautica, soffermandosi sulla precisione talvolta maniacale di ogni accessorio, ma tutto mantiene il fascino dorato e un pò nebuloso del sogno. È il nostro processo cerebrale che completa il quadro e non ti fa annoiare osservando l’immagine, dando spazio interpretativo dell’istante fermato nel tempo dall’artista. È straordinaria la veridicità delle immagini, talvolta diventa quasi iperrealistica. La superficie dell’acqua non è una massa informe su cui galleggiano le barche, ma è caratterizzata da un moto ondoso distinto in piccole onde, nel quale sono riportati riflessi del cielo sulla superficie morbida dell’acqua e dove è visibile ogni singolo spruzzo generato dalla chiglia quando avanza sul mare.
MAESTRA DELLA TECNICA AD ACQUERELLO
Emanuela padroneggia in maniera magistrale la tecnica dell’acquerello. Con l’esperienza ha potuto anche maturare scelte sul tipo di carta che meglio possa esaltare i suoi capolavori. Anche il passepartout e le cornici contribuiscono con eleganza a dare valore alle sue opere. Oggi lavora quasi esclusivamente su commissione degli armatori, presentando loro uno o più acquerelli della loro barca per permettere di scegliere quello più gradito. Non v’è dubbio che le sue opere siano uniche ed eccellenti, ma la sua carta vincente è stata sicuramente la sua passione per il mare. Chiunque l’abbia conosciuta ha potuto avvertire questa sensazione. È noto che un armatore sia soprattutto un amatore della propria barca e quindi non può che rimanere affascinato nell’incontrare un’artista, anzi un personaggio come Emanuela, che rende vive con le sue opere queste meravigliose imbarcazioni come pochi sanno fare.
Non è la mano che realizza l’opera, ma il cuore e il grande amore per il mare.
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