Il bolognese Loris Scalorbi è un artista autodidatta che dal 1987 utilizza le scarpe per realizzare piccole opere d’arte, decisamente curiose e originali, ispirate al mare. Ecco come un ‘tacco 12’ o uno stivale può diventare un veliero o un Bragozzo dell’Adriatico.
OCÌ, L’ARTISTA DELLE NAVI SU SCARPE
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- Categoria: Artisti, Pittori, Fotografi
Di Paolo Maccione – Gennaio 2014
Fotografie di Loris Scalorbi
LORIS SCALORBI, ... IN ARTE Ocì
Bolognese, classe 1962, artista autodidatta, dal 1987 ha creato una sua linea artistica che ha chiamato ‘Navi su Scarpe’. Le Navi di Ocì vengono realizzate principalmente elaborando calzature femminili, in base alla loro linea e modello, sulle quali vengono montate attrezzature veliche (alberi, pennoni, bompressi, ecc.) e di coperta. Numerose le tipologie di scarpe realizzate, dai velieri alle navi etniche, dagli yacht ai bragozzi da pesca dell’Adriatico.
TRA MODERNARIATO E KITSCH
Osservando le sue piccole opere di modernariato non si può non rimanere stupiti, anche se questa creatività può apparire un pò kitsch. Lo stesso Scalorbi le definisce “... frutto della propria fantasia ed estrovertismo spirituale, che riflettono un genere di creazioni ‘reallucinanti’ ...“.
Una cosa è certa, si tratta di oggetti sicuramente unici e originali, che possono piacere o meno. Il giudizio è molto soggettivo e, come in ogni forma d’arte, può suscitare dal consenso alla bocciatura senza appello. Il bello sta proprio nei colori sgargianti e nella creazione di effetti fiabeschi: si tratta di follia, pacchianeria o genialità? Del resto, basterebbe assistere a una sfilata del francese Jean-Paul Gaultier per capire che nella moda come nell’arte vi può non essere limite all’estro e all’immaginazione.
I VELIERI, LE NAVI ETNICHE, GLI YACHT E I BRAGOZZI
Tutto può contribuire alla nascita di una piccola opera: piccoli lumi, ventagli, bigiotteria, oggettistica brillante, superfici riflettenti. I velieri vengono per lo più creati su stivali, dove la conformità del tacco delinea sia il cassero poppiero che il castello prodiero. Applicando alberi, vele, fibbie e ornamenti vari nascono diversi tipi di vascelli, dalla nave vichinga al veliero armato con vele latine. Le navi etniche vengono assemblate con scarpe indiane e ornamenti vari per creare navi arabe e feluche. Per gli yacht vengono utilizzate scarpe sportive, mentre i Bragozzi sono ispirati alle barche del Museo della Marineria di Cesenatico. Oltre alla ricerca dei tipi di scarpe viene riprodotto sia il ponte in legno che i disegni delle vele tradizionali, così come realmente esistenti sui Trabaccoli, le Battane, le Lance, ecc.
Innumerevoli le esposizioni alle quali l’artista Ocì ha partecipato, dalla provincia di Bologna a Verona, da Milano a Roma, da Rimini a Forlì, da Ferrara al Salone Nautico di Venezia.
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