La storica motosilurante MS 472, radiata nel 1975 e donata nel 1977 dalla Marina Militare al Comune di Ravenna, torna ad essere ammirata nell’area antistante la sede dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Marina di Ravenna. L’unità, lunga 28 metri, dopo essere stata rimessata per dieci anni presso il cantiere Naviravenna a causa dei lavori di realizzazione del porto turistico Marinara, diventerà un’attrazione per tutti i cultori di storia navale.
Di Paolo Maccione – Gennaio 2015
Fotografie di Paolo Maccione
LA MOTOSILURANTE TORNA PRESSO LA SEDE DEI MARINAI
Mancava dal 2003, anno in cui era stata allontanata dalla sua sede a causa dei lavori di realizzazione di Marinara, uno dei porti turistici più grandi dell’Adriatico sorto a Marina di Ravenna. Ora, dopo dieci anni duranti i quali era stata rimessata presso il cantiere Naviravenna, grazie alle pressioni dei cultori di storia locale e all’interessamento dell’amministrazione comunale, dal 14 novembre 2014 la motosilurante MS 472 è stata ricollocata nell’area antistante la sede dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Marina di Ravenna, davanti al Molo Zaccagnini. Oggi l’ANMI di Ravenna conta circa 680 soci e gestisce sia una banchina con 130 posti barca che il tratto di spiaggia di fronte alla sede, attrezzata con cabine e ombrelloni.
L’unità, lunga 28 metri, potrà dunque tornare ad essere ammirata da appassionati e semplici curiosi attesi in massa in città dal 9 al 10 maggio 2015. In quei giorni si terrà infatti a Ravenna la diciannovesima edizione del Raduno Nazionale Marinai d’Italia.
UN PO’ DI STORIA
La motosilurante, costruita nel 1942 presso gli stabilimenti navali di Monfalcone, appartiene a una classe di imbarcazioni veloci, usate come mezzi d’assalto durante la Seconda Guerra mondiale. Nel 1977 venne donata al Comune di Ravenna come glorioso cimelio di guerra, unico caso in Italia di un’intera nave militare donata ad una città. Nel giugno 2014 sono iniziati i lavori di ricollocazione presso un apposito basamento in cemento, con costi a carico di Marinara. Di questa nave, costruita in legno, viene esposta al pubblico solo la parte emersa, ovvero l’opera viva in legno di larice. Lo scafo, ormai marcio, non era recuperabile se non ricostruendolo, con costi considerati troppo elevati. Il restauro è stato dunque parziale, nonostante si sia riusciti a recuperare gli accessori sul ponte, compresi gli armamenti. Oggi esiste anche una gemella di questa motosilurante, la MS 473, collocata all’interno del Museo Storico Navale di Venezia.
UNA CERIMONIA IN POMPA MAGNA
Grande la partecipazione alla cerimonia di inaugurazione. Nella giornata di venerdì 14 novembre 2014, presso il piazzale antistante la sede dei Marinai d’Italia di Marina di Ravenna, sono arrivati proprio tutti: dal Presidente della sezione ANMI di Ravenna, Silvano Molducci, al sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci, dal Presidente Nazionale dell’ANMI, Ammiraglio Paolo Pagnottella, al Direttore Marittimo dell’Emilia Romagna e Comandante del Porto di Ravenna, Capitano di Vascello Giuseppe Meli. E poi ancora una serie di personalità di spicco della Marina tra cui l’Ammiraglio Angelo Mainardi, vice presidente dell’Assonautica Rimini, l’Avvocato Angelo Bartolotti, consigliere nazionale ANMI per l’Emilia Romagna, l’Ammiraglio Italo Caricato, presidente di Assonautica Ravenna, l’Ammiraglio Mauro Cattarozzi, presidente dell’Istituto Nastro Azzurro (l’associazione decorati al valor militare) nonché presidente della sezione ANMI di Ravenna fino all’aprile 2014 e l’Ammiraglio Sergio Magarelli, il numero due dell’ANMI nazionale. Non sono mancate le associazioni d’arma e combattentistiche locali e regionali, dalla Guardia di Finanza all’Esercito, dai Carabinieri al Gruppo Leone di San Marco. Presente anche una scolaresca, perché non è mai troppo tardi per sensibilizzare le nuove generazioni nei confronti del recupero del patrimonio storico. Oltre 200 persone hanno fatto quadrato di fronte alla Motosilurante, mentre un picchetto armato della Capitaneria di Porto rendeva gli onori secondo un cerimoniale prestabilito.
Tra le allocuzioni quella tenuta dallo stesso Ammiraglio Pagnottella che ricordava come “nessun soldo sarà mai stato speso invano se impiegato per ricordare coloro che ci hanno preceduto sulla via dell’esempio”. Il sindaco Matteucci lo ha definito “un atto di rispetto patriottico” mentre il Presidente Molducci ha considerato la MS472 come “un simbolo dello spirito della Marina Militare”.
110MILA EURO DI SOLDI PUBBLICI: LA POLEMICA DEI ‘5 STELLE’
“Vergogna! Oltre 110mila euro di soldi pubblici per distruggere un cimelio storico!”. Questo era il cartello esibito durante tutto il corso della cerimonia da Francesca Santarella, consigliere comunale ravennate del Movimento 5 Stelle. La sua è stata una protesta garbata, ma soprattutto tenace, se si considera che anche a cerimonia conclusa, con il piazzale deserto, è rimasta in piedi per ore accanto alla Motosilurante continuando a manifestare il proprio dissenso. Ma qual è stato il motivo scatenante della polemica? Semplice, la tipologia del restauro. Già la sera precedente un cittadino, Fabio Tramonti, durante una personale visita in loco aveva rilevato alcuni difetti nel tipo di recupero effettuato, paragonando la MS472 a un sorta di attrazione più adatta a un parco della Disney.
Sì, è vero che l’opera viva è stata eliminata perché ormai marcia, è vero che il fasciame dell’opera morta è stato ripristinato non come in originale e che oggi somiglia più a un ‘perlinato’, è vero che la collocazione dei bottazzi prodieri è stata modificata, che le quattro bombe di profondità sulle fiancate sono altrettante latte d’olio verniciate di grigio trattenute con fascette metalliche da idraulico, che il legname dello scafo è serrato a poppa e a prua con lastre angolari di rame a vista (che certo un tempo non esistevano). Dunque? Tutti hanno ben compreso che si tratta di un compromesso, ma da qui a dire che si tratti di un oggetto inguardabile ne corre. Sono ben altri gli obbrobri. Le linee, le dimensioni dello scafo, il radar, l’antenna, la torretta di plancia, i siluri, la mitragliatrice prodiera da 20 millimetri e l’attrezzatura di coperta sono comunque originali dell’epoca. Procedere a un restauro strettamente filologico probabilmente sarebbe costato tre volte tanto, per continuare comunque ad avere un mezzo statico e non navigante. Se questa Motosilurante potrà attirare visitatori, diventare fulcro di aggregazione tra marinai del presente e del passato, fare sognare un adolescente che poi si appassionerà al mare e alla Marina Militare e contribuire a mantenere alto lo spirito patriottico … allora ben venga la MS472!
Piuttosto che polemizzare a oltranza la vera sfida del futuro sarà quella di conservarla, quando la salsedine, le intemperie, l’umidità, il gelo invernale e le colate di ruggine proveranno a scalfirne l’aspetto.
Dunque ‘stemperiamo gli animi’ e accogliamo la MS472 tra i cimeli storici nazionali … non vale la pena scagliarsi contro quei pochi sopravvissuti.
9-10 MAGGIO 2015: A RAVENNA IL GRANDE RADUNO DEI MARINAI D’ITALIA
L’appuntamento ravennate è servito anche per fare il punto organizzativo sul prossimo grande raduno dell’ANMI. Il 9 e 10 maggio 2015 oltre 10.000 marinai provenienti da tutta Italia e anche dall’estero convergeranno a Ravenna per la diciannovesima edizione del loro Raduno Nazionale. Cosa succederà? Un po’ quello che accade in occasione del raduno degli alpini, solo che stavolta al posto delle penne nere i partecipanti esibiranno il basco blu e il solino con le stelle.
Nella giornata di sabato 9 maggio si terrà la grande Assemblea Nazionale dell’ANMI che coinvolgerà circa 420 Presidenti, mentre domenica 10 maggio tutti i marinai sfileranno in occasione della grande parata di fronte alle autorità.
Sarà anche l’ultimo raduno, in qualità di Presidente, dell’Ammiraglio Paolo Pagnottella, che dopo 8 anni lascerà la carica e non sarà più eleggibile. Egli ha saputo rinnovare l’ANMI e la sua struttura sul territorio forse come nessun altro è riuscito a fare prima di lui. È stato comunicatore, divulgatore e appassionato sostenitore di questo modo di vivere la Marina dopo il congedo, ha rinnovato il sito web dell’Associazione, introdotto il motto di conradiana memoria "Una volta marinaio … marinaio per sempre” e si è speso tanto a favore del rilascio di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due fucilieri di Marina trattenuti in India dal febbraio del 2012. È rimasto un po’ deluso quando, di fronte alle sue pressanti richieste di fare qualcosa di concreto per liberarli, alti rappresentanti delle istituzioni gli hanno risposto: “Ma lei … perché ci tiene così tanto a questi due marò?”. No comment … evviva la Marina!
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