Un successo oltre ogni più rosea aspettativa. La terza edizione della Festa della Marineria ha richiamato alla Spezia una folla di visitatori che ha letteralmente preso d’assalto la flotta di velieri che qui concludeva la Lycamobile Mediterranean Tall Ships Regatta. Contemporaneamente oltre 100 eventi gratuiti hanno trasformato e confermato la città quale incontrastata capitale della marineria tradizionale. In prima linea nell’organizzazione l’Associazione ‘Il Golfo e la Cultura del Mare’, una compartecipata tra il Comune e l’Autorità Portuale. Prossimo appuntamento nel 2015.
Di Silvia Scarpellini e Giancarlo Calcagnini – Ottobre 2013
Fotografie di Luciano Cremascoli, Silvia Scarpellini e Paolo Maccione
Un successo oltre ogni più rosea aspettativa. La terza edizione della Festa della Marineria ha richiamato alla Spezia una folla di visitatori che ha letteralmente preso d’assalto la flotta di velieri che qui concludeva la Lycamobile Mediterranean Tall Ships Regatta. Contemporaneamente oltre 100 eventi gratuiti hanno trasformato e confermato la città quale incontrastata capitale della marineria tradizionale. In prima linea nell’organizzazione l’Associazione ‘Il Golfo e la Cultura del Mare’, una compartecipata tra il Comune e l’Autorità Portuale. Prossimo appuntamento nel 2015.
IL CICLONE NON FERMA LA FESTA DELLA MARINERIA
Neanche “Penelope”, l’atteso “ciclone” associato alla prima perturbazione di ottobre e le intense piogge , hanno fermato l’immensa folla di visitatori che si è letteralmente riversata dal 3 al 6 ottobre lungo i moli della Spezia, città che, nella sua unicità logistica, adagiata nello splendido “Golfo dei Poeti”, definito da Napoleone come “ Il più bel golfo dell’Universo”, contornata dalle Alpi Apuane e dell’Appennino Tosco-emiliano, patria per eccellenza di tutta l’arte marinaresca d’epoca e moderna, ha cambiato volto per poter dar vita ad una edizione speciale della “Festa Della Marineria”, evento biennale giunto alla sua terza edizione. Un successo annunciato, quasi scontato, visto che questa edizione speciale poteva contare sulla presenza delle Tall Ships, le regine del mare, giunte alla Spezia come tappa conclusiva della Lycamobile Mediterranean Tall Ships Regatta, la grande regata internazionale organizzata dalla Sti (Sail Training International), partita da Barcellona a fine settembre e che ha fatto tappa a Tolone prima di approdare in Liguria.
TALL SHIPS, UN SUCCESSO INTERNAZIONALE
La prima regata delle Tall Ships (“Tall Ships Races”), da Torbay a Lisbona, risale al 1956. Era stata istituita da Bernard Morgan, appassionato di vela, e contava quattordici navi scuola a vela di vari paesi. Morgan voleva far rivivere la concorrenza nata tra i velieri dell’ottocento che, stracarichi di merci provenienti dall’Oriente, cercavano di giungere a Londra il più in fretta possibile per poter vendere per primi i loro carichi. Successivamente, nel corso degli anni, ai velieri da addestramento, in prevalenza grandi unità degli stati maggiori delle Marine di diversi paesi, si sono unite alla flotta delle Tall Ships navi più piccole, ma pur sempre affascinanti, ricche di storia e accomunate da un solo requisito: una configurazione di alberi e vele come brigantini, golette, navi a palo, cutter, ketch, yawl e altre numerose varianti. La manifestazione ha richiesto un notevole impegno da parte degli enti promotori: Autorità Portuale, Comune della Spezia, Associazione “ Il Golfo e la Cultura del mare”, Marina Militare, Regione Liguria sono solo alcuni dei partners che hanno contribuito alla realizzazione di questo evento.
100 EVENTI GRATUITI
Innumerevoli gli appuntamenti durante la kermesse, con oltre 100 eventi gratuiti che, seguendo il filo conduttore dell’edizione 2013 ossia l’ingegno navale, con riferimenti dai velieri ai moderni bastimenti, hanno incantato i visitatori e in particolare i giovani e giovanissimi ai quali è stato dedicato uno spazio, con l’iniziativa “Il mare per ragazzi” al Centro Allende, per tre giorni teatro di giochi e laboratori didattici sulle scienze e le tecnologie marine. Il tutto coordinato dal Distretto Ligure delle Tecnologie Marine con la partecipazione di CNR-ISMAR, ENEA-UTMAR, INGV, CSSN-CMRE, Polo universitario Marconi, Tarros spa, Ludoteca Civica, Percorsi nel Blu, A.R.I. – Associazione Radioamatori Italiani, Archivio di Stato, Litav, Admiral. E poi spettacoli, concerti, eventi dedicati al mare e alla progettazione nautica, presentazione di libri nell'Auditorium del Mare, open space multimediali.
LA SPEZIA, IL SECONDO PORTO IN ITALIA
Con questa manifestazione l’organizzazione ha saputo cogliere un particolare momento di profondo cambiamento che sta vivendo la città della Spezia.Il suo porto, diventato il secondo in Italia grazie al suo accesso diretto ai mercati di consumo, inserito in una baia molto protetta, con 5 km di banchine, 575.000 mq di aree portuali, 17 km di binari ferroviari, 15.000 mq di magazzini coperti e da quest’anno anche terminal crociere con un traffico di circa 200.00 passeggeri, è stato inserito nella lista degli 11 “core ports” dall’Unione Europea. Ora, con questa maestosa manifestazione, La Spezia si ripropone come capitale della cultura e tradizione del mare.
LA PARATA DEGLI EQUIPAGGI
Alcune delle Tall Ships erano arrivate in Italia per la prima volta. Prese d’assalto dai visitatori sono state teatro di una sorta di gemellaggio tra i visitatori e gli equipaggi, tanto che questi, quando hanno dato vita alla sfilata per le vie cittadine, sono riusciti a creare una atmosfera coinvolgente che, malgrado la pioggia, ha incollato le migliaia di persone lungo le vie. Forse neanche la parata annuale delle borgate del Palio del Golfo ha suscitato tanto entusiasmo! Malgrado il considerevole numero di barche ormeggiate e disponibili alla visita, lunghe file si sono formate sulla banchina. Le più lunghe quelle per la visita alla Amerigo Vespucci a alla Palinuro, che rimangono le più affascinanti e ricercate tra i visitatori.
LA RUSSA MIR
La curiosità ha spinto molti a interessarsi della nave scuola più grande presente in banchina: la russa Mir ( che in russo ha il doppio significato di “mondo” e “pace”) di 108,8 metri, armata a nave, con 2771 mq di vele divise su 3 alberi; nata negli anni ’80 nel cantiere di Lenin a Danzica in Polonia è la terza di sei e staziona nel porto di San Pietroburgo. Oggi offre anche crociere ed esperienze di navigazione al pubblico e ha partecipato a numerose gare internazionali di vela quali le prestigiose “Gare Cutty Sark Tall Ship”, “International Hochsee Race Seastadt” “Gran Regatta Columbus 92”. Conta 200 uomini di equipaggio.
L’AMERIGO VESPUCCI
Seconda per lunghezza, anche se di una manciata di centimetri, ma sicuramente prima su tutte, quanto a classe, eleganza e bellezza, è la nostra ammiraglia nave-scuola della Marina Militare Italiana. L’Amerigo Vespucci, lunga 101 metri dalla poppa al bompresso, è armata a nave, con 1700 mq di vele divisi su 3 alberi e ospita un equipaggio di 241 persone. Costruita nel cantiere di Castellammare di Stabia nel 1931 è di stanza nel Porto della Spezia, dove annualmente, nel periodo invernale, esegue i necessari refit dell’attrezzatura rigorosamente tradizionale (il cordame è tutto in fibre vegetali, bozzelli rigorosamente in legno con pulegge di ottone, alberi, alberetti , pennoni, lance, ecc., tutto da manutenzionare periodicamente). La cura dei particolari a bordo è maniacale e la si evince anche dalla semplice visita turistica. Nel periodo estivo tra giugno e settembre compresi, compie Campagne di istruzione nel Mediterraneo e anche fuori, toccando porti esteri e contribuendo ad affermare l’immagine nazionale e della nostra Marina Militare all’estero. Il motto della nave, adottato dal 1978 per gli Allievi della 1° classe dell’Accademia Navale, è: “Non chi comincia ma quel che persevera”
L’OLANDESE GULDEN LEEUW
Altra imbarcazione interessante è stata la GULDEN LEEUW, con i suoi 70,72 metri proveniente dall’Olanda, armata a Gaff Schooner a 3 alberi. Costruita nel 1937 per conto del ministero dell’Agricoltura e della Pesca della Danimarca, è stata progettata come nave rompighiaccio ed ha una ricca storia e molti nomi. Ha navigato per la ricerca, per il trasporto merci e anche come nave scuola per la marina danese. Dato il suo stile lussuoso, si presta anche per convegni ed eventi aziendali, potendo ospitare fino a 200 passeggeri al giorno e 56 tirocinanti per viaggi più lunghi. Può anche essere utilizzata per il charter. Per questa manifestazione ha ospitato a bordo alcuni studenti spezzini che si sono imbarcati a Tolone per provare l’emozione di una traversata a vela.
LA NAVE SCUOLA PALINURO
La quarta Tall ship ospite è l’altra nostra nave-scuola Palinuro, costruita nel 1934 nei cantieri navali di Nantes in Francia per una società di pesca francese. Scafo e alberi in acciaio chiodato, è armata a nave goletta con 3 alberi leggermente inclinati a poppa ed è lunga 68 metri fuori tutto. La superficie velica complessiva è di circa 1.000 mq., distribuiti su quindici vele. Solo nel 1950 fu acquistata dalla Marina Militare Italiana, dopo la perdita della Cristoforo Colombo (la gemella dell’Amerigo Vespucci) consegnata all’URSS quale risarcimento per danni di guerra; dopo l’acquisto fu sottoposta ad una serie di importanti lavori che durarono 5 anni ed entrò ufficialmente in servizio per la nostra Marina come Nave Scuola Palinuro. Faventibus Ventis è il suo motto.
LA PORTOGHESE SANTA MARIA MANUELA
Un’altra nave che mostrava la sua linea imponente era Santa Maria Manuela, di bandiera portoghese e di stanza nel porto di Aveiro. Costruita nel 1937 nasce come barca da pesca e resiste allo scopo fino al 1993. Abbandonata e dimenticata fino al 2007, viene poi riadattata alla navigazione subendo una parziale demolizione ed un completo ammodernamento delle dotazioni e strumentazioni che le hanno consentito di compiere servizi naturalistici, osservazione astronomica, bird and fish watching ed immersioni subacquee. Armata a Gaff Schooner con 4 alberi, con il suo elegante scafo bianco lungo 68,64 metri, necessita di un equipaggio di 22 persone. Vederla veleggiare è un assoluto spettacolo.
NAVE ITALIA
Nave Italia è un brigantino goletta con due alberi. L’albero di trinchetto è armato a vele quadre, quello di maestra con velatura aurica. L’imbarcazione, lunga 60 metri, è stata costruita nel 1993 presso i cantieri navali di Danzica per una compagnia olandese. Dal 19 marzo 2007 è diventata di proprietà della Fondazione Tender to Nave Italia, una Onlus costituita dalla Marina Militare Italiana e dallo Yacht Club Italiano. Da tale data è una Nave iscritta nei ruoli del naviglio militare italiano, gestita in compartecipazione tra i due soci della fondazione. Scafo in acciaio, ponti rivestiti in legno è dotata di cabine doppie per accogliere 24 passeggeri oltre all’equipaggio.
LA BULGARA ROYAL HELENA
Molto interessante la giovanissima tall ship bulgara, varata nel 2009 dai cantieri navali di Varna, la Royal Helena; grazie alla disponibilità del comandante in seconda è stato possibile visitare i sobri ed eleganti interni, caratterizzati da grandi intarsi di ebanisteria. Lunga 54,40 metri è un brigantino a 3 alberi e può ospitare fino a 100 studenti per crociere brevi e 47 in quelle lunghe.
LA POLACCA POGORIA
Uscita dai cantieri Lenin di Danzica in Polonia, la Pogoria, costruita nel 1980 come prototipo di grandi imbarcazioni per regate, misura 49,52 metri ed è armata a nave goletta a 3 alberi su cui sono distribuiti 1000 mq di vele. Può ospitare circa 50 persone tra equipaggio e studenti. Ha vinto un’edizione della Cutty Sark Tall Ships Race. Oggi viene impiegata per crociere educative e regate di tall ships.
LA SPAGNOLA SANTA EULALIA
Tutte questa navi appartengono alla classe ‘A’ (una delle 4 classi in cui sono suddivise le Tall Ships), alla quale va aggiunto anche il nuovo veliero tedesco Alexander Von Humboldt II così come la spagnola Santa Eulalia, uno Schooner a 3 alberi lungo 41,27 metri. Costruita nel 1919, ha subìto varie modifiche forzate dai differenti impieghi fino al 1997, momento in cui fu acquistata dal Museo Marittimo di Barcellona dove è avvenuto il difficile recupero. Oggi è stato dichiarato ‘risorsa nazionale di interesse culturale’ in quanto una delle ultime navi mercantili a vela del ventesimo secolo. E’ un’ambasciatrice galleggiante del Museo.
LA GRACE, DALLA REPUBBLICA CECA LA BARCA DEI PIRATI, A LORO LA VITTORIA
La Grace, proveniente dal porto di Praga nella Repubblica Ceca, non è nuova nei nostri mari. Lo scorso anno è stata ospite nel Golfo della Spezia, nella baia delle Grazie, in occasione della manifestazione storica “Lo sbarco degli Inglesi”. La Grace è la replica di uno scafo del diciottesimo secolo, un brigantino lungo 33,72 metri, probabilmente copia dell’imbarcazione piratesca del capitano Agostino Herman, famoso marinaio ceco che aveva attraversato l’Atlantico e assalito vari galeoni spagnoli. E’ stata costruita tra il 2008 e il 2010 da un gruppo di volontari Cechi e Slovacchi in un cantiere egiziano, seguendo le tecniche artigianali tradizionali, avvalendosi di un vetusto progetto pubblicato nel 1768 nel trattato “Architettura Navalis Mercatoria”. Ha vinto la Lycamobile Mediterranean Tall Ships Regatta 2013 in classe ‘A’ e overall.
ATYLA E FAR BARCELONA
Entrando nella banchina destinata agli ormeggi delle regine del mare, l’occhio non poteva non cascare sulle due imbarcazioni ormeggiate in coppia, la rossa Atyla, Tall Ship di classe B lunga 24,28 metri, costruita nel 1984 con tecniche tradizionali. Armata a Schooner con 2 alberi, all’imbrunire accendeva le luci creando una coreografia che si rifletteva sul mare. Far Barcelona, Tall Ship di classe B lunga 30,84 metri costruita nel 1874, armata a Gaff Schooner a 2 alberi con 370 mq di vele, con il suo restauro ha evitato l’estinzione di arti e mestieri dei maestri d’ascia e della marineria tradizionale, patrimonio della cultura marittima catalana.
LA RUMENA ADORNATE
Adornate è una Tall Ship di classe ‘B’battente bandiera romena, caratterizzata da interni sobri ed eleganti, con teak naturale per pavimenti e boiserie. Gli ambienti sono illuminati con luci calde e l’atmosfera è da manuale. Anche in coperta il teak la fa da padrone, in perfetto contrasto con il color panna delle parti non lignee e dello scafo. L’ordine regna sovrano su questo 37,14 metri costruito nel 1961. L’ultimo refit è del 2006. Può ospitare 22 passeggeri e 5 membri dell’equipaggio.
LA TURCA BODRUM, NAVE SCUOLA PER 16 ALLIEVI
Quello che ha attirato il pubblico salito sulla Bodrum, Tall Ship di classe B, è stata sicuramente la sua maestosa poppa; è uno Schooner a 2 alberi finito di costruire nel 2001 e battente bandiera turca. Seguiamo la murata dal bordo della banchina fino al bompresso, lungo i suoi 35 metri. Può offrire alloggio a 16 persone e issare 450 mq di velatura che le consentono di raggiungere, con le opportune condizioni di vento, 14 nodi di velocità. E’ stata costruita da Yücel Köyağasıoğlu, che tanti anni fa costruì anche Isthar, goletta in legno progettata dal famoso Studio Faggioni della Spezia. A bordo è avvenuto l’emozionante incontro tra Yücel e Stefano Faggioni, il figlio di Ugo che oggi prosegue con successo l’attività di famiglia.
LA SPAGNOLA CIUTAT DE BADALONA
La Spagna era presente con la Ciutat de Badalona, Tall Ship di classe B, un Gaff Ketch di 37,14 metri, costruita nel 1929 in Danimarca presso il cantiere Faarborg per attività commerciali. Nel 2011 è pronta a cambiare destinazione d’uso e per lei si aprono collaborazioni per progetti di navigazione per le scuole. Ad oggi ha formato oltre 80 allievi.
L’INGLESE JOHANNA LUCRETIA
Dal Regno unito ha partecipato alla regata Johanna Lucretia, Tall Ship di classe B, che si è dovuta ritirare per l’infortunio di un membro dell’equipaggio. E’ un Topsail Schooner di 27,68 metri, costruito nel 1945 presso il cantiere Rhoose a Gand in Belgio come barca da pesca, ruolo che non ha mai svolto. La sua storia è articolata, in cerca di una patria nei vari Paesi affacciati sul mare, finchè viene eseguito l’ultimo lavoro di refitting che lo porta allo stato attuale. Entra nel circuito delle Tall Ship Races, dove dimostra di poter ottenere buoni risultati. Issa 380 mq di vele distribuite su 2 alberi.
L’ITALIANA PANDORA, VINCITRICE IN CLASSE ‘B’
Un’altra imbarcazione molto conosciuta perché solca molto spesso i mari italiani, in particolare tutto il Mar Ligure, è il Pandora, riproduzione di goletta a gabbiole russa del 1700, costruita nel 1994 a seguito di accurate ricerche storiche, utilizzando rigorosamente legnami di pino e quercia per lo scafo e il “Pinka” (fibra vegetale prodotta nella Russia centrale) per il cordame. Uno scafo di 22,90 metri con 350 mq di vele armata a topsail schooner con 2 alberi. Nel 1995 Pandora giunse a Genova dopo aver partecipato a vari raduni di vele d’epoca e fu abbandonata dal comandante e dall’equipaggio. Sono molte le manifestazioni alle quali ha partecipato. Oggi è concessa in comodato d’uso ed abbiamo il piacere di vederla ancora veleggiare. Pandora ha conquistato la vittoria overall in classe ‘B’ a questa edizione della Lycamobile Mediterranean Tall Ships Regatta.
Per ragion di cronaca elenchiamo anche le Tall Ships di classe C e D che hanno partecipato.
LE TALL SHIPS DI CLASSE C
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HOEDIC (Francia) anno costruzione 1956, Bm Ketch, lung. 27 mt RITIRATA
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GALAXIE (Spagna) anno costruz. 1979, Bm Ketch, lung. 21,45 mt
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SPIRIT OF OYSTERHAVEN (Irlanda), anno costruz. 1972, Schooner, lung. 20,64 mt
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JLD’A (Francia), anno costruz. 1948, Bm Ketch, lung. 16,93 mt
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FEMME FATALE (Ungheria), anno costruz. 2002, Bm Sloop, lung. 14,50 mt
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TARTESSOS (Spagna), anno costruz. 1985, Bm Ketch, lung. 12,20 mt
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ALDEBARAN (Francia), anno costruz. 2012, Bm Sloop, lung. 11,90 mt
TALL SHIP CLASSE D
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ORSA MAGGIORE (Italia) anno costruz. 1994, Bm Ketch, lung. 28,30 mt
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STELLA POLARE (Italia) anno costruz. 1963, Yawl bermud, lung. 21,48 mt
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CORSARO II (Italia) anno costruz. 1960, Bm Yawl, lung. 21,26 mt
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AKELA (Russia) anno costruz. 1985, Bm Sloop, lung. 13,62 mt
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KILIL (Regno Unito) anno costruz. 2013, Bm Sloop, lung. 13,40 mt
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BELLATRIX (Francia) anno costruz. 2006, Bm Sloop, lung. 12,60 mt RITIRATA
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