Dopo quello del 2008, il Museo della Marineria di Cesenatico ha riproposto nel 2012 il secondo convegno dedicato all’archeologia, storia e etnologia navale. Un’occasione unica nel suo genere in Italia per fare il punto della situazione sullo stato del patrimonio navale nazionale. E scoprire che le iniziative riguardo la sua tutela sono pur sempre numerose, anche se troppo spesso ignorate.
Di Paolo Maccione – Luglio 2012
Fotografie di Paolo Maccione
UN CONVEGNO OGNI QUATTRO ANNI
Il 13 e 14 aprile 2012, a distanza di quattro anni dal primo, si è svolto a Cesenatico il II Convegno Nazionale di Archeologia, Storia ed Etnologia Navale, promosso e organizzato dall’Istituto Italiano di Archeologia e Etnologia Navale (ISTIAEN) insieme al Museo della Marineria di Cesenatico, dove si è tenuto il convegno, con la collaborazione di Gesturist Cesenatico S.p.A. Questo secondo appuntamento era dedicato al patrimonio marittimo e fluviale italiano. Un evento di notevole rilievo, che ha confermato questa città dell’Emilia Romagna come il fulcro degli studi relativi al settore della Marineria nazionale. Barche d’Epoca e Classiche non poteva mancare.
DUE GIORNATE DI LAVORI
La prima giornata del convegno, quella di venerdì 13 aprile, è stata dedicata al mattino all'archeologia e al pomeriggio alla storia navale: entrambe le sessioni hanno avuto la finalità di aggiornare il campo dei ritrovamenti archeologici e degli studi storici in campo marittimo. Una sessione speciale è stata dedicata alle monossili, cioè alle piroghe, imbarcazioni tra le più antiche e interessanti per gli archeologi.
La giornata di sabato 14 aprile, con il titolo "Per la salvezza del patrimonio marittimo italiano", ha visto la partecipazione di musei, studiosi, associazioni, enti che hanno realizzato azioni interessanti in questo campo.
UN CONVEGNO A PARTECIPAZIONE GRATUITA
Durante il convegno si è voluta evidenziare in particolar modo la grande quantità e qualità del patrimonio marittimo e fluviale che possiede l'Italia: un patrimonio non solo materiale e "tangibile", come nel caso delle barche storiche e tradizionali, i musei, i siti e i reperti archeologici, ma anche "intangibile", fatto di storie, memorie, tradizioni che, come è apparso evidente anche nelle recenti celebrazioni per i 150 anni di Unità, costituisce una parte non trascurabile della storia nazionale. Il convegno di archeologia, storia ed etnologia navale ha avuto l'ambizione di essere un’occasione per tutti coloro che studiano o che semplicemente sono interessati alla cultura del mare in tutti i suoi aspetti, per ritrovarsi e scambiare notizie e opportunità. Per questo motivo la partecipazione del pubblico come uditore è stata libera e gratuita.
ALCUNI INTERVENTI
Riportiamo di seguito gli stralci di alcuni interventi registrati durante il convegno. Segue il lungo elenco dei relatori intervenuti a Cesenatico, dimostrazione evidente che anche in Italia gli argomenti attinenti il settore della marineria non mancano.
DAVIDE GNOLA
“In Italia manca la consapevolezza della cultura del mare, come invece succede in altri Paesi europei”.
GIOVANNI PANELLA
“Dobbiamo smettere di piangerci addosso e renderci conto che in Italia esiste una ricchezza di cultura e di marineria, composta da raduni, eventi, musei grandi e piccoli, editoria”.
ISA RAFFELLINI E UMBERTO BONANNI
“La terza edizione della Festa della Marineria della Spezia si terrà nel 2013, in quello che Napoleone aveva definito il Golfo più bello del mondo. Questo vero e proprio Festival è un bambino nato grosso, una kermesse spettacolare destinata a crescere sempre di più. La prossima edizione sarà speciale e imperdibile, potrebbero essere presenti vere e proprie star del mare”.
FURIO CICILIOT E GIOVANNI PANELLA
I due storici hanno illustrato i luoghi della memoria marittima dell’alto Tirreno, in particolare quelli situati lungo i 150 chilometri della costa ligure. Tra questi il leudo Nuovo Aiuto di Dio, la gru galleggiante Langer Heinrich del 1913, il primo mareografo di Genova attivo dal 1880, il Museo Marinaro di Camogli e di Chiavari, la Baracca Faggioni di Cadimare, il museo di modellini di fari dell’Isola del Tino, il Museo della Marineria di Viareggio, le regate delle vele latine, la Yole di Bantry Creuza de Mà (ne esistono circa 50 al mondo), i gozzetti genovesi, la tonnara di Camogli, le polene di Franco Casoni, gli attrezzisti di Nave Vespucci, Moroni Navi, ecc.
GUIDO ROSATO
“Stiamo lavorando al censimento del patrimonio navale galleggiante. Nascerà il Registro delle Imbarcazioni d’Epoca. Per la sua realizzazione abbiamo già preso contatti con le più importanti associazioni di categoria”.
GIANALBERTO ZANOLETTI
Le capacità oratorie, quasi ammaliatrici, di Gianalberto Zanoletti, presidente dell’ASDEC (Associazione Scafi d’Epoca e Classici), hanno letteralmente rapito l’attenzione del pubblico presente, tanto da meritarsi applausi “a scena aperta”. Zanoletti ha descritto la passione per la conservazione delle barche, ricordando che spesso in questo settore i risultati li vedranno solo le future generazioni (ha citato il proverbio giapponese: “Un bel giardino lo vedrà solo il nipote”). Zanoletti ha detto: “Voglio già bene a quelle persone, non ancora nate, che godranno di questo inestimabile patrimonio”. Poi ha descritto come l’ASDEC certifica le imbarcazioni e ricordato perché da sempre presiede questa meritoria associazione, che conta circa 150 soci: “E’ come nelle vignette di Asterix, quando si cerca un volontario tutti fanno un passo indietro e chi rimane da solo … diventa il volontario. Ecco, io sono quella persona”.
NONNIS-MAFFEI-TROLI
“Nascerà il Museo di S. Benedetto del Tronto, all’interno del Mercato Ittico. Abbiamo già ricevuto in donazione materiali e oggettistica che verrà catalogata e esposta”.
GNOLA-MEDAS
“Continuiamo a essere orgogliosi della nascita del Museo della Marineria di Cesenatico, sorto in uno spazio dove era previsto un parcheggio. Tra le iniziative segnaliamo il corso di scuola vela e navigazione storica, un’operazione culturale che mantiene vivo il ‘saper fare’ “.
GIOVANNI CANIATO
“Numerose barche tradizionali della laguna veneta rischiano il disfacimento. Recentemente ben 23 scafi storici hanno subìto una deprimente peregrinazione da un posto all’altro e ora sono finiti in un terreno all’aperto, dove l’incuria del tempo li rovinerà per sempre”.
ANDREA BONIFACIO
“Nascerà il Museo dell’imbarcazione lagunare di Forte Marghera. Qui, probabilmente, verranno salvati gli scafi della tradizione veneziana, compresi quelli raccolti e segnalati nel corso degli anni dall’associazione Arzanà”.
ALFREDO ZAMBON
“Cento persone si sono autotassate versando 1000 euro l’una per salvare il trabaccolo Il Nuovo Trionfo e permettere che la Compagnia della Marineria Tradizionale, l’associazione che ho l’onore di presiedere, possa continuare a gestirlo e a farlo navigare”.
TUTTI I RELATORI
Con il seguente (… e quasi interminabile) elenco, Barche d’Epoca e Classiche intende rendere sempre disponibile nell’archivio di questa rivista online l’elenco dei relatori, quasi tutti presenti, che si sono avvincendati in occasione del convegno, affinchè chiunque possa farsi un’idea del grande sforzo organizzativo messo in campo dal Museo della Marineria di Cesenatico e in modo particolare dal suo iperattivo Direttore, Davide Gnola.
Roberto Buda (Sindaco di Cesenatico)
Annalisa Pozzi (Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna)
Angelo Varni (Presidente Istituto Beni Artistici Culturali Regione Emilia-Romagna)
CC (CP) Massimo Mantarro (Guardia Costiera - Direzione Marittima Ravenna)
Davide Gnola (consigliere direttivo Association of Mediterranean Maritime Museums)
Giovanni Panella (delegato Fédération du Patrimoine Maritime Méditerranéen)
Stefano Medas (Presidente Istituto Italiano di Storia Archeologia ed Etnologia Navale)
Archeologia navale
Ida Koncani Uhač, Marko Uhač, Lo scafo preistorico di Zambratija/Zambrattia in Istria, prima campagna di esplorazione
Massimo Capulli, Filipe Castro, Navi cucite di epoca romana: il caso del relitto Stella 1
Giulia Boetto, Paola Germoni, Alessandra Ghelli, Nuove scoperte di navi romane a Isola Sacra, Fiumicino
Marco Bonino, Ricostruzione della nave del relitto di Yassi Ada II (IV sec. d.C.)
Mauro Bondioli, Massimo Capulli - Alessandro Pellegrini, Il relitto di Agropoli: scavo e prime considerazioni di carattere storico-archeologico
Stefano Medas, I relitti del Bacàn alla bocca di porto di Lido, laguna di Venezia
Maurizio Di Bartolo, Cristiano Alfonso, Rita Auriemma, Fernando Zongolo, Relitti di età medievale e moderna lungo le coste del Salento
Carlo Beltrame, Claudio Fadda, L'attrezzatura velica del relitto del Mercurio (1812)
Antonia Sciancalepore, Egidio Severi, Il relitto dell’isola Martana (Lago di Bolsena)
Storia navale e storia della navigazione
Alessandro Asta, Stefano Medas, Le imbarcazioni monossili in Italia – Attualità e prospettive di ricerca
Angela Allini, Alessandro Asta, Stefano Medas, Monica Miari, La piroga monossile di Monticelli d’Ongina (PC), fiume Po
Alessandro Asta, Davide Melini, Le imbarcazioni monossili del Veneto – Proposta per un S.I.T.
Andrea Gobbi, Il restauro della monossile di Passignano
Maria Antonietta Fugazzola, Nina Mauro, La seconda imbarcazione monossile del sito neolitico de “La Marmotta” (lago di Bracciano)
Stefano Medas, La piroga monossile di Boretto (RE), fiume Po
Nicole Hegener, La rostra romana: Trionfo di un motivo navale antico
Furio Ciciliot, Navi medievali del Tirreno (secoli X-XII)
Simone Rauch, Notizie di naufragi a Venezia nel tardo Medioevo
Stefano Piasentini, Il naufragio doloso a Venezia alla fine del Cinquecento (1569-98)
Gianfranco Munerotto, La costruzione della gondola veneziana nel XVI secolo, attraverso l'analisi e l'interpretazione del manoscritto di Theodoro de Nicholò
Gilberto Penzo, La ricostruzione in scala naturale della gondola del XVII secolo
Amalia Basso, La raccolta di imbarcazioni a Palazzo Reale di Venezia
Biagio Passaro, Polacche, tartane e feluche. Navi e navigazione mercantile napoletana nel Settecento
Luciano Costa, Roberto Barresi, La cimba e il gozzo
Carla Enrica Spantigati, Il gran teatro sull’acqua: usi e cerimoniali delle imbarcazioni da parata a Torino e la peota dei Re di Sardegna
Per la salvezza del patrimonio marittimo italiano: musei, collezioni, esperienze di tutela e valorizzazione
Davide Gnola, Musei marittimi e luoghi della memoria marittima in Italia
Giovanni Panella, La memoria dei porti del Mediterraneo e di Europa: associazioni, iniziative, musei
Massimo Maresca, I musei e le raccolte del basso Tirreno, fra costiera campana e isole
Umberto Bonanni, Isa Raffellini, La “Festa della Marineria” di La Spezia
Furio Ciciliot, Giovanni Panella, I “luoghi della memoria marittima” nelle coste dell’alto Tirreno
Guido Rosato, La Liguria non è un paese per leudi
Gianalberto Zanoletti,La valutazione del livello di importanza storica delle imbarcazioni tradizionali
Laura Carlini, Il progetto AdriaMuse e l’Istituto per i Beni Artistici Culturali Naturali della Regione Emilia-Romagna
Tiziana Maffei, Il Museo della Civiltà Marinara delle Marche di San Benedetto del Tronto
Vincenzo Cardella, HDS Italia – Museo nazionale delle attività subacquee, Ravenna
Stefano Medas, Maria Luisa Stoppioni, Il Corso di archeologia e storia navale di Cattolica 1995-2006
Davide Gnola, Stefano Medas, La Scuola di vela e navigazione storica di Cesenatico: esperienza e prospettive
Giovanni Caniato, Musei della navigazione fluvio-lagunare nel nord-est italiano
Andrea Bonifacio, Il museo dell’imbarcazione lagunare di Forte Marghera (VE)
Massimo Perinetti Casoni, "I Venturieri" di Chioggia
Alfredo Zambon, Salvare e far navigare un vecchio trabaccolo: l’esperienza del “Nuovo Trionfo”
Elisa Costa, Il trabaccolo Marin Faliero. Studio e restituzione grafica dello scafo
Franco Slomp, Rilievo con scanner laser per l'archiviazione immediata ed utilizzi successivi dei dati
Giovanni Caniato, Per grazia ricevuta. Ex voto marinari in Adriatico e nell’entroterra Triveneto
Marco Tommasi, Barche da un altro mondo: i pescatori di Fonduigne (Senegal)
Davide Gnola, Il progetto di censimento delle imbarcazioni tradizionali del Mediterraneo (AMMM – Associazione dei Musei Marittimi del Mediterraneo)
VISITA IL SITO
GALLERY
Cesenatico, il Museo della Marineria
Davide Gnola (a sn) e Stefano Medas (a dx)
Elisa Costa
Franco Slomp
Fulvio Zambon e il Nuovo Trionfo
Fulvio Zambon
Gianalberto Zanoletti
Gilberto Penzo e il Marin Faliero
Gilberto Penzo
Giovanni Caniato
Giovanni Panella
Guido Rosato (a sn) e Massimo Maresca (a dx)
Il Museo della Marineria di Cesenatico
Il Museo della Marineria di Cesenatico
Il pubblico in sala conferenze
Il trabaccolo da trasporto Giovanni Pascoli
Isa Raffellini
La sala convegni
Massimo Perinetti Casoni
Quello di Cesenatico è un Museo di Qualita'
Relazione in corso ...
Tempo da lupi durante le giornate del convegno 2012
Umberto Bonanni (a sn) e Paolo Maccione (a dx), Direttore di Barche d'Epoca e Classiche
Visita al Museo della Marineria