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Cronistoria del botta e risposta tra il ‘Comitato per la restituzione dell’Arsenale a Venezia’, i Ministri Galan e Brunetta e il Comune di Venezia per potere godere delle aree interne allo storico Arsenale, fondato intorno al 1100. 


A cura della redazione – Luglio 2011

LArsenale Marina Militare di Venezia (3)LA LETTERA AI MINISTRI GALAN E BRUNETTA
Il 10 aprile 2011 il Comitato per la Restituzione dell’Arsenale a Venezia, comitato spontaneo di cittadini che da anni premono per il recupero dell’Arsenale e che vigilano sulle sue sorti, ha indirizzato al Ministro per i Beni Culturali Giancarlo Galan e al Ministro della Pubblica Amministrazione e Innovazione Renato Brunetta, una lettera-appello nella quale veniva auspicato il passaggio di alcune aree dell’Arsenale dal Demanio Civile al Comune di Venezia.


UN PROCESSO FATICOSO, LA MARINA NON MOLLA

Il faticoso, ma positivo processo di passaggio sembrava, come scritto nella lettera, “… vanificato dal fatto che i due terzi delle aree dell’Arsenale rimangono in concessione alla Marina Militare, che da decenni continua a tenerle inutilizzate e chiuse alla città. Aree enormi, di pregio storico e monumentale, abbandonate all'incuria e al degrado che causano un grave danno alla collettività.  
La Marina Militare, presente dentro l'Arsenale ormai solo per rappresentanza e con il Centro Studi Militari dell'Adriatico, può benissimo mantenere la propria presenza utilizzando gli spazi a lei necessari e restituendo tutti gli altri spazi alla città che ne è la legittima proprietaria. Questa necessità si pone con urgenza per il fatto che tutti gli accessi per entrare dentro l'Arsenale, che come Voi sapete è chiuso all'interno di antiche mura, sono off-limits, chiusi dalla Marina Militare. In questo modo, e senza nessuna ragione che lo giustifichi, l'Arsenale rimane chiuso e inaccessibile, lasciando grandi aree vuote e sottratte all’utilizzo già  approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale. Così facendo si deprimono le capacità economiche, produttive e culturali di tutta la città. L’Arsenale è parte intrinseca e inalienabile di Venezia e sul modo in cui verrà recuperato e restituito ai veneziani si gioca gran parte del futuro destino della città: e infatti da anni si dice che l’Arsenale costituisce il più importante fattore di rilancio economico e culturale della città storica”.La lettera si concludeva con la richiesta ai Ministri Galan e Brunetta di farsi promotori affinchè il Ministero della Difesa restituisse questi spazi al Demanio Civile per potere poi avviare la restituzione dell’Arsenale e dei suoi accessi alla città. 

LArsenale Marina Militare di Venezia (7)FINALMENTE VENGONO CEDUTE DELLE AREE
In un Comunicato Stampa ufficiale, datato 30 maggio 2011, il Comitato annuncia che finalmente vengono cedute delle aree. Ecco il testo:“ Il Comitato per la Restituzione dell'Arsenale a Venezia valuta positivamente laconferma del passaggio di proprietà, dal Ministero della Difesa al  Comune di Venezia, di alcune aree dell’Arsenale Sud, già in uso da anni alla Biennale: Corderie, Artiglierie, Tese Cinquecentesche, Gaggiandre, Tese delle Vergini, con l’aggiunta delle Sale d’Armi. Il Comitato  ritiene che ogni passo che restituisce l’Arsenale ai cittadini e quindi al Comune di Venezia, unico legittimo proprietario di quest’area, sia un fatto importante per il futuro destino di questa città e ritiene che anche le altre aree militari, con l’eccezione di quelle utilizzate dalla Marina per i propri motivi istituzionali, debbano essere al più presto restituite alla città”.

SETTE PADIGLIONI ALL’AMERICA LATINA
Pare che nel progetto, la Biennale voglia ospitare permanentemente, nelle Sale d’Armi, sette padiglioni di paesi dell’America Latina. Ma secondo il Comitato la cessione di aree a Paesi stranieri, che ne diventerebbero i proprietari per le loro esposizioni per quattro mesi all’anno, non sembra coerente con il progetto di riutilizzo unitario ed aperto tutto l’anno degli spazi. Non vi è nulla contro la creazione di nuovi spazi espositivi della Biennale, ma si chiede che questi restino di proprietà del Comune, disponibili ed aperti anche per altri usi 12 mesi all’anno.

LArsenale Marina Militare di Venezia (4)TRE TESE PER L’UNIVERSITA’ DI CA’ FOSCARI
L’Università di Cà Foscari sembra possa diventare proprietaria delle tre Tese di San Cristoforo e delle Tese alle Nappe, già restaurate dal Comune e in funzione da anni ormai come sede espositiva
. Queste Tese, nel Piano Direttore approvato dal Consiglio Comunale nel 2001, fanno parte di un’ampia area di eventi ed esposizioni: la consegna all’Università contribuirebbe alla privatizzazione dell’Arsenale e ne impedirebbe l’uso da parte di tutti i cittadini. Il Comitato chiede che l’Università di Cà Foscari rispetti le linee guida indicate dal progetto del Comune di Venezia.

UN ALBERGO NELL’AREA EX SOMMERGIBILISTI? IL SINDACO ORSONI DICE NO 

Nell’accordo non risulta chiaro l’utilizzo dell’area ex Sommergibilisti che il Ministero della Difesa, attraverso la sua società Difesa Servizi S.p.a., vorrebbe in uso come mega-albergo da 400 posti. Su questo punto il Comitato ribadisce la netta contrarietà all’apertura di un ennesimo albergo in città e ancor più dentro l’Arsenale, prendendo per buone le parole che su questa vicenda ha pronunciato il Sindaco Giorgio Orsoni all’assemblea pubblica che si è tenuta nel marzo 2011 presso la Municipalità di Venezia Centro: “Escludo che nell’area ex-Sommergibilisti sarà mai realizzato un albergo, autorizzeremo solo una foresteria strumentale alle attività in Arsenale”.

IL COMITATO RIVENDICA GLI ACCESSI E LO SPECCHIO ACQUEO
Secondo il Comitato, rimane aperto il problema degli accessi e delle altre aree abbandonate e dismesse. Siccome l’Arsenale è costruito intorno all’acqua chiede inoltre al Ministero della Difesa di restituire alla città anche la Darsena Grande con le banchine ed il grande specchio d’acqua, vero cuore dell’Arsenale. Il Comitato ribadisce che per il futuro dell’Arsenale è necessaria una cabina di regia unica, che deve essere del Comune di Venezia e conclude ricordando che “… gran parte del futuro destino della città dipende dal modo in cui verrà recuperato e restituito ai veneziani l'Arsenale”.
Dunque la partita sembra ancora tutta da giocare e nei prossimi mesi assisteremo sicuramente a nuovi importanti colpi di scena. 

 

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