“Archeologia della navigazione” è la più recente pubblicazione dello storico, archeologo e divulgatore romagnolo Stefano Medas. Un’opera in grado di accompagnare il lettore alla scoperta delle origini della navigazione attraverso un linguaggio comprensibile a chiunque. Per chi desidera approfondire l’argomento è possibile scansionare il QR code all’interno del libro e scaricare materiale sulla costruzione navale antica, il combattimento navale e le tecniche di navigazione. Medas si riconferma uno degli autori più preparati nel settore dell’antica marineria.
Di Paolo Maccione – Dicembre 2024
Fotografie di Paolo Maccione
ARCHEOLOGIA DELLA NAVIGAZIONE … PER TUTTI
La copertina del libro "Archeologia della navigazione" di Stefano Medas (Foto P. Maccione)
A dispetto del titolo, "Archeologia della navigazione" (Carocci Editore), l'ultimo libro di Stefano Medas è tutt'altro che un volume noioso e soporifero. L'autore è già ben noto nell'ambiente archeologico-naval-marinaresco grazie alle sue numerose pubblicazioni, all'attività di qualificato conferenziere, di archeologo subacqueo e di ricercatore dell'Alma Mater Studiorum dell'Università di Bologna. Dal 2007 è anche presidente ISTIAEN, l’Istituto Italiano di Archeologia e Etnologia Navale e, per non farsi mancare nulla, da molti anni tiene corsi di navigazione tradizionale con la vela al terzo dell'Adriatico in collaborazione con il Museo della Marineria di Cesenatico. Parafrasando il titolo di una canzone dei Negramaro si potrebbe dire: "… tutto scorre". Qualunque sia il capitolo che ci si appresta ad approfondire, il libro ha infatti il pregio di non fare mai disamorare il lettore a causa di dotti tecnicismi o cervellotiche esposizioni. Tutto scorre, sia che si parli di ancore e timoni oppure di rotte e peripli. Ci ha fatto un grande favore Medas. Sfogliando le 20 facciate che riassumono la corposa bibliografia italo-estera dalla quale ha attinto, è come se prima di offrirci questo distillato di marineria lui stesso abbia "fatto nottata" al posto nostro, pur di realizzare un'opera alla portata di chiunque.
I CAPITOLI E GLI APPROFONDIMENTI ONLINE
Il modello di un galeone veneziano del 16° secolo (Foto P. Maccione)
Il libro è composto da tre capitoli principali: "Navi e barche nel Mediterraneo antico", "Alberi, Vele, timoni e ancora", "La navigazione". Ognuno si sviluppa in una serie di paragrafi di approfondimento, che descrivono le navi da trasporto e da guerra, alberature, stagionalità della navigazione e meteorologia, orientamento e direzione di rotta, i pericoli, i viaggi di esplorazione e di colonizzazione, le Colonne d'Ercole, religiosità e superstizione. Siccome in poco più di 200 pagine sarebbe stato impossibile raccontare la lunghissima "preistoria" della navigazione, sono stati sviluppati anche cinque approfondimenti disponibili online: le principali tappe dell'avventura dell'uomo sul mare, principi e tecniche della costruzione navale antica, il combattimento navale, le tecniche di navigazione con maltempo e la navigazione nelle acque interne. Gli allegati sono scaricabili direttamente dal sito web dell'editore Carocci (https://www.carocci.it/wp-content/uploads/2024/07/Medas_online_def.pdf) o tramite il QR code presente in apertura del libro, che rimanda alla medesima pagina.
IL GLOSSARIO
Trireme veneta (Foto P. Maccione)
Il Glossario alla fine del libro contribuisce ad ampliare la propria conoscenza della terminologia marinaresca. Accanto alle classiche e ormai ben note 'orzare', 'poggiare', 'virare di bordo', 'deriva' e scarroccio' si imparano altri termini più desueti quali 'acquata', il rifornimento d'acqua dolce per gli usi di bordo, 'allibo', l'alleggerimento della nave tramite lo sbarco del carico o 'stortame', pezzo di legno naturalmente curvo impiegato per realizzare l'ossatura di uno scafo. Un'ottantina di termini, parte dei quali "visibili" anche in alcune tavole alla fine del libro.
Breve lettura, grande cultura!
LA SCHEDA DEL LIBRO
Archeologia della navigazione
Il Mediterraneo antico
Carocci Editore - Roma
Pag. 214
Prezzo: 23 euro
INFORMAZIONI
www.carocci.it
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