L’EDITORIALE
VELE D’EPOCA: ESTELLA – NAVE PALINURO, 80 ANNI DI STORIA – BARCHE A MOTORE: L’INCOMPETENZA DEGLI ARMATORI DEI RIVA DI LEGNO - REGATE: XVIII ‘LE VELE D’EPOCA DI IMPERIA’ – CANNES: I VINCITORI DEL PANERAI CHALLENGE 2014 – IL MONDIALE 5.50 S.I. – LATIFA vs EILEAN: ALL’ELBA LA SFIDA ROMANTICA - BARCHE CLASSICHE: INSEPARABLE 398 – BARCHE TRADIZIONALI: LA SAVIOLINA, LANCIONE ROMAGNOLO DEL 1928 – EVENTI: 6^ EDIZIONE DI ‘LERICI LEGGE IL MARE’ - MARINERIA: A ARTEMARE L’ISOLA CHE NON C’È - LIBRI: CORSARI NEL NOSTRO MARE – YACHTS RESTORATION – NAVIS 5
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LA BARCA D’EPOCA? VECCHIA … MA PUR SEMPRE DI SCANDALOSE LINEE SEDUCENTI!È stato osservando le linee di costruzione degli scafi d’epoca che diversi anni fa mi è venuto in mente di coniare questa frase. Un pensiero che mi accompagna ogni qualvolta mi imbatto in una barca cosiddetta ‘vetusta’, ma che spesso (e volentieri) si rivela essere bella, anzi bellissima! Sia chiaro, non è detto che tutto ciò che è vecchio debba anche essere necessariamente affascinante. Il gusto dell’orrido non ha età, come esiste oggi così esisteva anche in passato. Però, siccome sono smaccatamente di parte, spezzo una lancia a favore della nautica d’antan e sento di potere affermare, senza timore di smentita, che in questo settore l’oggetto considerato vetusto (la barca) spesso è anche dannatamente e scandalosamente seducente.
Bene, dopo avere incensato il settore nel quale operiamo vi invitiamo a ‘divorare’ questo numero 15 di Barche d’Epoca e Classiche. Partiamo dall’articolo di apertura, le culle-barca per i baby marinai. Dopo avere visionato le immagini di quanto realizzato dal brindisino Giacinto Elefante scommetto che vorremmo tutti tornare un po’ neonati, giusto il tempo per schiacciare qualche pisolino all’interno di queste piccole opere di fine ebanisteria. Osservatele bene, qualcuno potrebbe essere tentato di regalarle a parenti in procinto di diventare genitori, magari proprio per Natale. I più arditi potrebbero invece collocare queste mini-barche nel salotto di casa, l’effetto stupore sarebbe assicurato!
Piero Maria Gibellini, presidente della Riva Historical Society, nell’articolo “L’incompetenza degli armatori dei Riva di legno” risponde invece punto per punto a una critica mossa da un sito specializzato nella storia degli scafi progettati da Renato “Sonny” Levi, che definisce i Riva storici in legno come “imbarcazioni blasonate che certamente non valgono quelle assurde quotazioni riservate a chi di nautica e barche marine ne capisce assolutamente nulla”. Leggetevi l’articolo, c’è da scommettere che questa (garbata) polemica non finirà qui.
Il decennale del Panerai Classic Yachts Challenge si è concluso con la vittoria delle imbarcazioni Mariquita del 1911 tra le Big Boats, di Chinook del 1916 nella categoria Epoca e dell’esordiente Namib del 1966 nel raggruppamento dei Classici. Ora la maison fiorentina di alta orologeria si concentrerà sulla prossima Panerai Transat Classique, la regata atlantica per vele d’epoca e classiche che partirà il 7 gennaio 2015 da Lanzarote, alle isole Canarie, con destinazione Martinica, una delle perle dei Caraibi.
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Tra i libri presentati in questo numero 15 di BEC quello di Davide Gnola, direttore del Museo della Marineria di Cesenatico, che ci racconta la storia dei “Corsari nel nostro mare”. Ebbene sì, anche lungo le coste romagnole in epoca remota abbiamo avuto pirati ‘nostrani’. Se volete sapere tutto sul II Convegno di Archeologia, Storia e Etnologia Navale tenutosi nell’aprile 2012 presso il Museo della Marineria di Cesenatico è ora disponibile il volume “NAVIS 5”, acquistabile su Internet. Il volume “Yachts Restoration” fa invece il punto sullo stato dell’arte dei restauri in Italia, vera e propria disciplina che può senz’altro affermarsi come uno dei settori trainanti dell’economia. Tra gli altri articoli la storia del ketch Estella del 1946, gli 80 anni della Palinuro, la nave scuola della Marina Militare che quest’estate ha attraversato lo strettissimo Canale di Corinto (solo 24 metri la sua larghezza), la storia del lancione romagnolo Saviolina del 1928, la mostra a Roma sull’isola di Zanara, l’ottava isola dell’Arcipelago Toscano ‘scomparsa’ dalle carte oltre 400 anni fa. E poi ancora la cronaca della bella manifestazione nautico-letteraria ‘Lerici legge il mare’, la prova di Inseparable 398, la micro-barca a vela cabinata lunga meno di 4 metri costruita in legno dal cantiere Ernesto Riva, e il Campionato del Mondo della Classe 5.50 Stazza Internazionale tenutosi in Toscana a Porto Santo Stefano, vinto dallo svizzero Ali Babà.
Dico, vi pare poco? Buon Natale a voi e a tutte le barche scandalosamente seducenti …
Le cose o crescono o muoiono. La via di mezzo non esiste. (Dal film TV ‘Adriano Olivetti’)
Il Direttore
