Il cantiere Ernesto Riva, lo yacht designer argentino Germán “Mani” Frers e l’ingegnere napoletano Carlo Bertorello. Da questa inedita collaborazione è nata E-Commuter, una barca in legno lunga 7,65 metri, dotata di propulsione elettrica, presentata ufficialmente il 16 settembre 2017 a Laglio presso la sede originaria del cantiere, sul Lago di Como. Questa storica ‘Sciostra’ (la bottega in dialetto lacustre) è anche diventata un Centro Ricerche per la Nautica denominato E_R_Concept. La nuova imbarcazione si propone come mezzo per la mobilità sostenibile.
Di Paolo Maccione
Fotografie e video di Paolo Maccione
‘E’ come Ernesto, ‘E’ come elettrico
Il 16 settembre 2017 è stato un giorno storico per il cantiere Ernesto Riva di Laglio, sulla sponda occidentale del ramo del lago di Como. Oltre 300 invitati hanno assistito alla presentazione di E-Commuter, l’ultima imbarcazione in legno costruita dal cantiere in collaborazione con il famoso progettista argentino Germán “Mani” Frers (si pronuncia Hermán) e l’ingegnere napoletano Carlo Bertorello. ‘E’ come elettrico, il tipo di propulsione scelta per questo nuovo 7,65 metri in legno in grado di raggiungere i 20 nodi di velocità, ma soprattutto come ‘Ernesto’, nome del fondatore del cantiere nel 1771 e dell’ex titolare scomparso nel 2007, colui che ha rappresentato il passaggio nell’era moderna di questa realtà della cantieristica. Il progetto viene identificato anche con il nome di ‘Slow Commuter’, a indicare un nuovo modo di concepire la mobilità. Oggi il cantiere è guidato con indubbie capacità dall’ottava generazione rappresentata dal figlio Daniele Riva, classe 1967, che al compimento dei 50 anni e nel decennale della scomparsa del padre ha voluto trasformare questo luogo, diventato simbolo della nautica internazionale, nel Centro Ricerche per la Nautica E_R_Concept. Innumerevoli i restauri, i recuperi e le costruzioni di imbarcazioni in legno, a vela e a motore, realizzati su questa sponda del Lario.
Le caratteristiche
“Vogliamo determinare un nuovo modo di navigare che permetta di provare la sensazione dell’energia che non si vede, di ascoltare il rumore del vento e dell’acqua soltanto, di essere avvolti dall’eleganza e dalla naturalità del legno”. Questa una dichiarazione di German “Mani” Frers. Visto di fianco l’E-Commuter del cantiere Ernesto Riva ricorda le linee delle Slippery Launch Boat, barche lunghe, con un bordo libero basso, prive di sovrastrutture importanti e con la prua a piombo di vittoriana memoria. La costruzione dello scafo è in due strati incrociati di cedro brasiliano incollati sottovuoto, ricoperti da uno strato longitudinale di mogano Sipo, su ordinate in mogano superlamellare rinforzato e la coperta in teak. Il nome Commuter si rifà a quello delle veloci barche americane che negli anni Venti trasferivano i ricchi newyorchesi dalle lussuose ville di Long Island alla City. Il layout richiama le forme dei day-sailer a motore realizzati nell’ultimo ventennio, che con il loro baglio massimo arretrato hanno introdotto un nuovo design nella progettazione di questo genere di barche. Circa 1.700 le ore di lavoro occorrenti per realizzare E-Commuter, che può essere customizzata a seconda delle esigenze del committente.
E-Commuter – La scheda tecnica
Anno / Year 2017
Cantiere / Shipyard Ernesto Riva (Laglio – COMO - Italy)
Progetto / Naval Architect German “Mani” Frers – Carlo Bertorello
Lunghezza f.t. / LOA 7,65 mt
Larghezza / Beam 2,32 mt
Dislocamento / Displacement 1,6 tonnellate (a pieno carico)
Costruzione / Material Legno di cedro, mogano e teak
Motore / Engine Elettrico – 80 KW
Nr. batterie /Batteries 4 x 65 KW/cad.
Velocità massima /Max speed 20 nodi
Autonomia / Autonomy 2 h a 12 nodi
Portata / 8 persone
Dall’E-Commuter … all’E_R_Concept
Le maestranze del Cantiere Ernesto Riva
E-Commuter rappresenta una nuova proposta di mobilità e tecnologia, rivista in funzione dell’ambiente, del turismo consapevole e della ricerca innovativa. Il progetto è stato reso possibile grazie al contributo di Regione Lombardia, ai partner CNA Lombardia, Milano, Lario e Brianza, il patrocinio di Comune di Laglio, FAI e Fondazione Alessandro Volta. Frutto delle ricerche idrodinamiche e di design dell’architetto argentino Germán Mani Frers, e delle competenze dell’ingegnere e docente universitario Carlo Bertorello, E-commuter vuole rivoluzionare la mobilità nautica del futuro per un turismo a impatto zero, che rilanci nel mondo la cultura e la tradizione lariana e lombarda. Un nuovo tipo di imbarcazione, un nuovo modo di muoversi sull’acqua, una nuova concezione della tradizione, proiettata verso il futuro. Il progetto apre dunque le porte a una pluralità di possibilità in campo turistico, tecnico-scientifico, culturale, ambientale ed imprenditoriale, integrando semplicemente il sapere di secoli di maestria artigianale con l’innovazione, la creatività e la coscienza che tempo e spazio si consumano e si trasformano.
Contestualmente al varo dello scorso 16 settembre l’antica Sciostra è diventata E_R_Concept, luogo di storia, lavoro e passione, rinnovato e ripensato per farsi memoria e ispirazione. Con il contributo nell’allestimento degli architetti Sofia Nobis e Stefano Penazzi e con il bagaglio culturale e tecnico delle generazioni Riva, l’E_R_Concept vuole proporsi come un moderno Centro Ricerche per la Nautica, una base per sperimentare e capire il futuro della mobilità sull’acqua, fianco a fianco con ricercatori, costruttori e fruitori.
I protagonisti
Daniele Riva
Costruttore e restauratore nautico, ottava generazione della dinastia dei Riva sul lago di Como e titolare del cantiere Ernesto Riva fondato nel 1771. Dopo il diploma e sei anni di esperienza presso altri cantieri nautici internazionali, a partire dagli anni ‘90 rientra nell’azienda di famiglia affiancandosi al padre Ernesto rilanciando l’attività anche attraverso la costruzione di nuove imbarcazioni e l’utilizzo di moderne tecniche costruttive sempre e solo usando il legno come materiale. Vincitore nel 2016 del premio Rosa Camuna Regione Lombardia e del Premio Impresa Artigiana della Camera di Commercio di Como. “A un nuovo modo di fare turismo deve rispondere un nuovo approccio culturale di risposta e se vogliamo che la nautica, e tutto ciò che rappresenta, sia in grado di interpretare questi stimoli, occorre innovare profondamente il suo rapporto con l’ambiente”.
Germàn “Mani” Frers
German “Mani” Frers ha acquisito la sua passione per lo yacht design dalla famiglia, le cui tradizioni risalgono al 1928. Dalle regate in Optimist fino alla progettazione di Moro, Prada e Swedish Challenge per la Coppa America, Mani ha mostrato la sua capacità nell’innovare e sviluppare la sua passione per barche ad alte prestazioni ed elevata tecnologia. Attualmente, con sede a Milano in un meraviglioso palazzo dell’800, lavora su progetti di Superyachts e Yacht ad alte prestazioni dalle linee e stile unici, tra cui il 56 M carbon Sloop, il 46 M Low Drag Power Yacht, il 40 M Classic Sloop e un 17.30 M High Performance Sloop. “Non volevamo tornare indietro per ricreare un passato che non esiste più: siamo stati costretti da noi stessi, iniziando con qualcosa di innovativo, ad andare sempre più avanti”.
Marco Molteni
Architetto, libero professionista, già segretario dell’Ordine Architetti Como e assessore all’Urbanistica per il Comune di Cantù. Ha insegnato arte applicata presso l’Istituto Statale d’Arte, si occupa di design, nautica e architettura. Responsabile del progetto “A Concept Lariano for Europe” esposto in Piazza Città di Lombardia nell’ambito della manifestazione “Feeding The Future Now” promossa da Regione Lombardia per EXPO 2015. “La dimensione etica del progetto si reverbera in un quadro economico che intende realizzare sistemi non solo efficienti, ma anch compatibili ambientalmente”.
Da sx: Molteni - Frers - Riva - Bertorello - Nobis - Penazzi
Carlo Bertorello
Progettista di imbarcazioni da diporto, navi e unità veloci per i servizi navali di Enti dello Stato, è docente di Ship Design all’Università di Napoli Federico II e di Ship Stability al Master di Yacht Design del Politecnico di Milano e all’Accademia Navale di Livorno. È stato responsabile delle costruzioni del Consorzio Azzurra per l’America’s Cup 87, di due maxi yacht entrambi campioni del mondo, nonché dello Yacht Sailing Lab del Polo Universitario di Lecco. Si occupa di ricerca sperimentale nel campo dell’idrodinamica delle carene veloci alla Vasca Navale di Napoli. “Uno yacht è sostenibile se risponde alle necessità del presente senza compromettere le capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie esigenze”.
Sofia Nobis
Laureata presso l'Accademia di Architettura di Mendrisio, sviluppa i suoi progetti sotto la direzione dei professori Mario Botta, Jonathan Sergison, Manuel e Francisco Aires Mateus. Consolida la sua istruzione presso gli studi Heinle, Wisher und Partner a Colonia, Nomos a Ginevra. Attualmente collabora a Milano con lo studio David Chipperfield Architects.
Stefano Penazzi
Laureato in architettura al Politecnico di Milano e all'Ecole Spéciale d'Architecture di Parigi, conta tra i suoi professori Sir Peter Cook e Fernando Menis. Dopo un’esperienza presso l'Atelier Christian de Portzamparc a Parigi, attualmente collabora a Milano con lo studio David Chipperfield Architects.
L’iniziativa è stata realizzata con il contributo di REGIONE LOMBARDIA. Partner del progetto: CNA LOMBARDIA, CNA MILANO e CNA del LARIO e della BRIANZA. Con il sostegno e il patrocinio di: COMUNE DI LAGLIO, FAI, FONDAZIONE ALESSANDRO VOLTA
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