Cinque anni fa veniva varato il Classic 10, un natante a vela voluto dal cantiere viareggino Euro Sailer costruito interamente in legno su progetto del fiorentino Rodolfo Foschi. Oggi la barca è in attesa di un nuovo acquirente.
Testo di Paolo Maccione e Rodolfo Foschi - Gennaio 2012
Fotografie di Paolo Maccione
IL CLASSIC 10 COMPIE UN LUSTRO
Ogni pretesto è buono per festeggiare, anche se è trascorso solo un lustro. Ecco perché ci piace ricordare la costruzione avvenuta cinque anni fa del Classic 10, un cabinato a vela di linee classiche lungo 10 metri adatto a lunghe navigazioni d’altura. L’imbarcazione è stata fortemente voluta dal cantiere viareggino Euro Sailer, che in questo caso si può affermare si sia lanciato in un’operazione coraggiosa e pionieristica.
LA NASCITA DEL CLASSIC 10
Dopo un ventennio trascorso a restaurare scafi d'epoca, a promuovere, sostenere e recuperare le derive storiche della Classe 'A' e 'U', il titolare di Euro Sailer, Alessandro Arnaldo Pardini, aveva infatti deciso di intraprendere la strada della costruzione navale ex-novo. Ma non producendo rassicuranti e commerciali motoscafi, bensì realizzando un cutter di linee tradizionali, per di più interamente in legno. Un investimento a rischio, soprattutto in Italia, causa scarsa sensibilità e cultura sul'argomento. Per i disegni costruttivi ci si è affidati alla grande esperienza dell'architetto fiorentino Rodolfo Foschi, specializzato nella progettazione di scafi in legno, ferro e ferrocemento autocostruibili nel giardino di casa o adatti ai grandi viaggi d'altura. Praticamente una garanzia. Le barche di Foschi, definito da Pardini "una raffinata matita", navigano infatti da anni in tutti i mari del pianeta.
IL PENSIERO DEL PROGETTISTA FOSCHI SUL ‘CLASSIC 10’
Ecco cosa ne pensa il progettista Rodolfo Foschi riguardo il progetto del Classic 10. “Bolinare contromare, correre di lasco senza straorzare, filare in bonaccia, riempirti l'anima guardandola. A questo serve. Dopo tutto ciò può darti un letto, un bagno, una cucina. La barca è il suo scafo, la sua opera viva. Guardandola si deve capire che la rotta per l'infinito comincia sotto quel dritto di prora. Deve evocare mare e vento. Se questo non succede è tutto inutile. Inutile che sia veloce, solida, confortevole. Caratteristiche fondamentali al cui raggiungimento è volta la gran parte della fatica progettuale, ma che rimangono senza sapore se non coniugate alla bellezza del sogno. Può essere bella anche la barca generata dal rating. Nelle sue forme, più che le leggi della fluidodinamica, si leggono le regole di stazza. Più che la ricerca della solidità, si percepisce la scelta della leggerezza. Parametri progettuali che non condivido, ma che comprendo. Ciò che non comprendo è lo scafo generato intorno ad un arredo. Il guscio la cui funzione è contenere gadgets. La barca è un organismo unitario fin dal primo schizzo, si comincia abbozzando la carena, ma devono essere già nella matita piano velico, coperta, struttura, arredi ed impianti. Lascio la specializzazione a chi ci crede. Questa antropologia progettuale genera scafi che compiono lunghi viaggi nella mia mente, ben prima di navigare nel mare. So bene che, i mille ormeggi della vita, talvolta non consentiranno di andare oltre l'isola di fronte al porto, ma non ritengo sia una ragione sufficiente perché non debbano essere capaci di respirare il vento dell'oceano”.
IL ‘FOSCHI PENSIERO’ SUL MATERIALE DI COSTRUZIONE
Il materiale di costruzione. Da ragazzo mi piacevano tutte le barche, sulle soglie della vecchiaia mi piacciono solo quelle costruite bene, di qualunque cosa siano fatte. Più importante del materiale è il modo in cui questo viene impiegato. Lo scafo ben fatto è buono, quello fatto male è cattivo. Tuttavia il legno ha uno spessore culturale che nessun altro possiede. Quando Euro Sailer mi chiese di progettare “Classic 10” mi misi con passione. In cantiere, dal Pezzini, si discuteva se far costole lamellari in pezzo unico o giuntate, se incollare la chiglia fuori opera o sullo scalo, come intestare il fasciame ... non furono tutte conversazioni pacate, ma è anche così che le barche acquistano l'anima.
LA COSTRUZIONE IN LEGNO A STRIP PLANKING
Ma qual'era il "tema" del Classic 10, sviluppato insieme ai professionisti della Compagnia degli Skipper Oceanici? Costruire una barca a vela di intramontabili linee classiche lunga 10 metri, adottando la tecnica mista in strip planking e lamellare di mogano incrociato, esente da patente e immatricolazione, armata a cutter Marconi, dotato di un piccolo bompresso amovibile, un grande pozzetto e interni in grado di accogliere fino a sette persone per la notte. Nel 2006 è stata avviata la costruzione, realizzata avvalendosi delle maestranze del cantiere viareggino Pezzini. Chiglia e madieri sono in mogano Sipo, con le ordinate in frassino lamellare a vista sulle quali sono stati stesi corsi longitudinali di cedro rosso canadese e due strati incrociati e sovrapposti di lamellare di mogano, incollati con resine epossidiche C System. Completa il tutto la coperta in teak con sottostante compensato marino, la pitturazione in smalto avorio e i fianchi della tuga in mogano a vista. Risultato? Un manufatto monolitico, straordinariamente leggero e resistente, adatto ad affrontare impegnative navigazioni d'altura e attrezzato in maniera tale che possa essere condotto senza problemi anche in solitario.
I TEST IN MARE
“L'imbarcazione”, ha dichiarato Pardini, “ha superato molti test impegnativi, nelle più disparate condizioni di vento e di mare. Portata all'estremo si è comportata sempre in modo esemplare, entusiasmandoci. Nonostante non sia nata per le regate, la velocità che è riuscita a raggiungere è stata impressionante. Rodolfo Foschi aveva preannunciato tutto ciò quando il Classic 10 era ancora sulla carta, ma nessuno si aspettava questi risultati".
Tra gli optional disponibili la possibilità di collegare, nella versione motorizzata Volvo Penta, tutte le funzioni del propulsore al sistema GPS ed al Personal Computer per poter gestire automaticamente la velocità ed i consumi dell’unità rispetto alle correnti, ai venti o alle deviazioni di rotta impostate.
LA PRESENTAZIONE IN OCCASIONE DEL RADUNO ‘VELE STORICHE VIAREGGIO’
Nell'ottobre del 2007, in occasione del terzo raduno delle Vele Storiche Viareggio, il Classic 10 è stato presentato ufficialmente alla stampa e al pubblico. "Ha il pozzetto paragonabile a quello di una barca ben più lunga", oppure, "come è stato possibile ricavare così tanto spazio sottocoperta e due grandi cabine doppie?", e infine, "velocità e passaggi sull'onda inimmaginabili", tra i commenti di chi rientrava in porto dopo una prova in mare.
DOV’E’ OGGI IL CLASSIC 10?
Anche se il cantiere Euro Sailer di Alessandro Pardini ha cessato l’attività nel 2009, pur mantenendo la proprietà del marchio, il Classic 10 ha continuato a navigare in alto Tirreno, Sardegna, Corsica e Arcipelago Toscano. Oggi l’imbarcazione si trova alla Spezia in attesa di un eventuale acquirente. Il prezzo di vendita, anche considerato il difficile periodo storico e la crisi della nautica, è sceso dai 159.000 euro del 2007 a 110.000 euro, comprese tre vele e la motorizzazione. Per ora è stato accantonato il proposito di affiancare all’attuale modello ‘Ocean’, dotato di tutti gli optional, anche una versione ‘Day Sail’, con le stesse linee ma con un bordo libero più basso, bulbo con ogiva maggiorato, albero di 16 metri, tuga più bassa e corta, cinque posti letto in totale. Nulla vieta comunque che in futuro non possa essere intrapresa una costruzione ex-novo del Classic 10. Presso il Cantiere Pezzini sono infatti conservate le dime per la realizzazione di quello che può essere ritenuto uno degli scafi tradizionali più interessanti concepito e realizzato interamente in Italia nell’ultimo ventennio.
CLASSIC 10 – SCHEDA TECNICA
Anno varo: 2007
Cantiere: Euro Sailer – Viareggio (Italy)
Progetto: Rodolfo Foschi (Firenze – Italia)
Nazionalità: Italiana
Materiale scafo: Strip-planking di cedro rosso e doppio fasciame di mogano. Ordinate in frassino lamellare, coperta in teak
Lunghezza:10 mt
Larghezza: 3,24 mt
Pescaggio: 1,50 mt
Dislocamento: 5 tonn.
Motorizzazione: Volvo diesel 20 cv
Armo velico: cutter Marconi
Superficie velica: 69 mq
Serbatoi gasolio: 72 lt
Serbatoi acqua: 220 lt
Cabine/posti letto: 2 doppie – 7 posti letto
Prezzo: 110.000,00 Euro (Iva esclusa, comprese vele e motorizzazione)
GALLERY
Alessandro Pardini accanto al Classic 10 in costruzione
Da sinistra Massimo Pezzini, Rodolfo Foschi, Alessandro Pardini e il Comandante Giovannini
Il Classic 10 - esterni
Il Classic 10 - esterni
Il Classic 10 - esterni
Il Classic 10 - esterni
Il Classic 10 - esterni
Il Classic 10 - esterni
Il Classic 10 - esterni
Il Classic 10 - esterni
Il Classic 10 - esterni
Il Classic 10 - esterni
Il Classic 10 - esterni
Il Classic 10 - esterni
Il Classic 10 - esterni
Il Classic 10 - esterni
Il Classic 10 - esterni
Il Classic 10 - esterni
Il Classic 10 - esterni
Il Classic 10 - esterni
Il Classic 10 - esterni
Il Classic 10 - esterni
Il Classic 10 - esterni
Il Classic 10 - esterni
Il Classic 10 - esterni
Il Classic 10 - esterni
Il Classic 10 - esterni
Il Classic 10 - il motore
Il Classic 10 - interni
Il Classic 10 - interni
Il Classic 10 - interni
Il Classic 10 - interni
Il Classic 10 - interni
Il Classic 10 - interni
Il Classic 10 - interni
Il Classic 10 - interni
Il Classic 10 - interni
Il Classic 10 - interni
Il Classic 10 - interni
Il Classic 10 - interni
Il Classic 10 - interni
Il Classic 10 - interni
Il Classic 10 - interni
Il Classic 10 - interni
Il Classic 10 - interni
Il Classic 10 - interni
Il Classic 10 - interni
Il Classic 10 - interni
Il Classic 10 - interni
Il Classic 10 - interni
Il Classic 10 - interni
Il Classic 10 - interni
Il Classic 10 - interni
Il Classic 10 - interni
Il Classic 10 - interni
Il Classic 10 - la costruzione dello specchio di poppa
Il Classic 10 in costruzione
Il Classic 10 in costruzione
Il Classic 10 in costruzione
Il Classic 10 in costruzione
Il Classic 10 in costruzione
Il Classic 10 in costruzione
Il Classic 10 in costruzione
Il Classic 10 in costruzione
Il Classic 10 in costruzione
Il Classic 10 in costruzione
Il progettista Rodolfo Foschi
L'architetto Rodolfo Foschi al Cantiere Pezzini
Alessandro Pardini a poppa del Classic 10
Alessandro Pardini (a sinistra) e Rodolfo Foschi (a destra)