Translated 9, lo Swan 65 di Translated varato nel 1974 su progetto di Sparkman & Stephens, compie 50 anni. La storica imbarcazione è salpata da Auckland, in Nuova Zelanda, per la terza tappa dell’Ocean Globe Race, la regata celebrativa della prima edizione della Whitbread Round the World Race svoltasi nel 1973/’74, con un team composto perlopiù da amatori. Cambio al vertice dell’equipaggio: lo skipper Vittorio Malingri ha rassegnato le dimissioni e il suo posto è stato preso da Simon Curwen, co-skipper insieme a Marco Trombetti, il CEO dell’azienda italiana Translated leader nelle traduzioni che nel 2024 festeggia i 25 anni della fondazione.
A cura di Paolo Maccione – Gennaio 2024
Fotografie Archivio Translated
TRANSLATED 9, DALLA NUOVA ZELANDA VERSO CAPO HORN
Lo Swan 65 Translated 9, progetto Sparkman & Stephens, che compie 50 anni dal varo, avvenuto nel 1974
Da sinistra Marco Trombetti, co-fondatore di Translated, con Vittorio Malingri, il famoso skipper sbarcato ad Auckland in Nuova Zelanda
Lunedì 8 Gennaio 2024 Translated 9, la barca a vela di Translated, azienda italiana leader mondiale nell’intelligenza artificiale per la lingua, è salpata alle 14.00 (UTC+13) da Auckland (Nuova Zelanda) alla volta di Punta del Este (Uruguay), 8370 miglia, per la terza tappa dell’Ocean Globe Race, la regata che celebra il 50enario del primo giro del mondo in barca a vela in equipaggio, con un equipaggio per il 70% di amatori e uso limitato di tecnologie moderne. L’equipaggio di Translated 9, che nel 2024 compie 50 anni dal varo, ha già vinto le prime due tappe della regata ed è chiamato ora alla prova più complicata: doppiare Capo Horn. Partita senza il favore dei pronostici da parte degli esperti, dopo il successo nelle prime due tappe, da Southampton a Cape Town (6.650 miglia) in IRC (International Rating Certificate, classifica ufficiale della regata, basata sul tempo compensato per garantire una gara equa fra imbarcazioni diverse) e da Cape Town ad Auckland (6.650 miglia) in IRC e in Line Honors (tempo reale), Translated 9 è entrata di diritto fra le candidate al successo insieme alla francese Pen Duick di Marie Tabarly, la finlandese Spirit of Helsinki, e la britannica Maiden di Tracy Edwards, con un equipaggio tutto al femminile, sulle quali Translated 9 vanta al momento un significativo vantaggio. Il successo della prima metà della regata andrà quindi riconfermato nella terza difficile tappa che porterà l‘equipaggio di Marco Trombetti ad affrontare il leggendario Capo Horn e per farlo sarà necessario mettere in gioco tutti i valori umani e le abilità tecniche di cui il team di Translated 9 è stato capace fin qui. Capo Horn, l’Everest della vela, presenta condizioni estreme generate dalla convergenza tra l'Oceano Pacifico e l'Oceano Atlantico: correnti tra le più potenti, venti implacabili fino a 50 nodi e onde che possono raggiungere i 30 metri di altezza.
MARCO TROMBETTI, ISABELLE ANDRIEU E 17 VELISTI DI 7 NAZIONALITÀ
Isabelle Andrieu, co-fondatrice con Marco Trombetti di Translated
Vista di poppa del ketch bermudiano Translated 9
Marco Trombetti e Isabelle Andrieu, co-fondatori di Translated, sono entrambi membri dell’equipaggio. Trombetti, co-skipper, era completamente nuovo alla vela fino a tre anni fa, quando ha deciso di partecipare alla sfida più umana di sempre per dimostrare che quando si mettono insieme persone di grandi valori e attitudini si può affrontare qualsiasi sfida. Spiega Trombetti: “A Translated amiamo le sfide difficili, quelle che sembrano al di fuori delle nostre capacità, che ci fanno inizialmente paura ma per le quali abbiamo ammirazione. Le amiamo perché fanno crescere noi e le persone a noi vicine”. Aggiunge Andrieu, Team Coach di Translated 9: “Oggi, mentre si parla ovunque di intelligenza Artificiale, noi vogliamo ricordare la centralità degli umani in questa bellissima rivoluzione. Crediamo che solo una simbiosi fertile tra esseri umani e macchine, dove ognuno porta il proprio potenziale nella relazione, possa consentire di affrontare le nuove sfide dell’umanità nel rispetto della dignità e unicità di ognuno”. La crew è composta da 17 velisti di 7 nazionalità diverse (Italia, Francia, Turchia, Belgio, Gran Bretagna, Germania e Stati Uniti), selezionati in base alle loro motivazioni e attitudini, tra oltre 1.500 amatori che hanno presentato domanda per partecipare al progetto. I membri dell'equipaggio che affronteranno questa prossima fase della gara sono Marco Trombetti (co-skipper), Simon Curwen (co-skipper), Nico Malingri (chief mate), Pietro Luciani (navigatore), Niccolò Banfi, Baptiste Gillot Devillers, Derin Deniz Binaroglu, Ezgim Mistikoglu, Connie Stevens ed Emiel Joye. Isabelle Andrieu (co-fondatrice e presidente di Translated) si unirà all'equipaggio a Punta del Este per l'ultima tappa, mentre Teresa Marshall, Paul Marshall, Simon Curven, Maretta Bigatti, Sophie Fontanesi e Marco Borgia hanno già affrontato le tappe precedenti. Infatti, il progetto prevede cambi nell'equipaggio ad ogni tappa, offrendo a più persone l'opportunità di partecipare al sogno di una vita. Proprio dell'avvicendarsi dei singoli talenti in regata sta il valore del progetto. Non è l’impresa di uno, ma di tutti quelli che credono nei valori dell’umanità.
SIMON CURWEN, NUOVO CO-SKIPPER DOPO "IL CASO MALINGRI"
A destra, lo skipper Vittorio Malingri che ha rassegnato le dimissioni alla vigilia della terza tappa, mentre il figlio Nico (a sinistra) proseguirà il giro del mondo
Simon Curwen, nominato nuovo co-skipper dopo le dimissioni di Vittorio Malingri
Il 62enne Vittorio Malingri, che ha guidato la barca come co-skipper e responsabile tecnico per le prime due tappe, avendo dato un contributo importante sia nella preparazione della barca, che alla formazione dell'equipaggio, si è dimesso. A tale proposito tanto si è parlato sui media specializzati di questa decisione, che ha lasciato increduli e dispiaciuti. Pare infatti che tutto sia nato da una penalizzazione di 72 ore inflitta a norma di regolamento, che vieta alle barche di affidare a una veleria, invece di ripararle a bordo, tre vele di Translated 9 che necessitavano di manutenzione. L’omessa comunicazione alla giuria avrebbe comportato un’ulteriore penalizzazione di 100 ore, poi stralciate perchè Vittorio ha dichiarato che né l’equipaggio né l’armatore fossero al corrente di questa sua iniziativa, assunta quando la barca si trovava a Auckland. Dopo avere rassegnato le dimissioni, l’inglese Simon Curwen, 63 anni, è stato chiamato a fare un passo avanti e diventare co-skipper per questa tappa insieme a Marco Trombetti, che ha dichiarato: "Ho costruito questo progetto con Vittorio e volevo finirlo con lui. Ha preparato la barca, allenato l’equipaggio e vinto le prime due tappe, un vero master del mare. Purtroppo oggi iniziamo la terza tappa con 72 ore di penalità per alcune riparazioni non autorizzate alle vele. Sarà difficile vincere la tappa 3, ma siamo ancora ben avanti nella classifica cumulativa. Abbiamo progettato il nuovo team per continuare a vincere, e credo che ci riusciremo. Simon Curwen, navigatore di Translated 9, vincitore della Golden Globe Race Chichester Class e candidato al miglior velista dell'anno 2023 dalla UK Sailing Association, diventa il co-skipper di Translated 9. Nico Malingri è confermato come chief mate, e Pietro Luciani è il nuovo navigatore. Per i giovani membri dell'equipaggio, incluso Nico, questa è un'opportunità per assumersi nuove responsabilità. Ciascuno può prendere un piccolo pezzo del lavoro che Vittorio stava facendo per tutti. Oggi, "We believe in humans" è dedicato ai giovani membri dell'equipaggio che stanno facendo qualcosa di più grande di quanto ritengono di poter fare". Simon Curwen ha dichiarato: "Il fantastico team di Translated 9 ha lavorato con un'incredibile energia per preparare Translated 9 alla terza tappa dell'Ocean Globe Race. Sono lieto di poter assistere il Team Translated assumendo il ruolo di skipper per questa tappa, supportato da un equipaggio altamente motivato e capace. Cercheremo di sfruttare appieno le potenzialità della barca e del team in questa difficile e affascinante tappa che attraverserà l'Oceano Pacifico, sfiorerà il Capo Horn e si concluderà a Punta del Este”.
PAUL CAYARD, AMBASCIATORE DI TRANSLATED
Il plurititolato campione di vela Paul Cayard (a destra) con Marco Trombetti (a sinistra)
Translated 9 non è solo un’avventura sportiva, ma anche un progetto attorno a cui si stanno aggregando personalità del mondo della tecnologia e della lingua. Sotto la guida del sette volte campione del mondo Paul Cayard, una barca a vela gemella ospita sessioni di training oceaniche nella baia di San Francisco dedicate a chi crede che con coraggio, determinazione e resilienza si possa ottenere qualsiasi cosa. Paul Cayard, vincitore della Whitbread Round The World nel 1997-98, è anche ambasciatore e consulente di Translated 9. Ogni settimana, fornisce al pubblico analisi dettagliate sulla strategia e le possibili tattiche della gara in corso. Le sue analisi e altre informazioni sul progetto di Ttranslated 9 sono disponibili sul sito translated.com/9 e su Instagram translated_9/.
TRANSLATED 9, LO STORICO SWAN 65 DEL 1974
Translated 9 in navigazione di bolina
Translated 9 è un'icona della vela ed una delle più famose nella storia. Il modello Swan 65, progettato dallo storico studio newyorkese Sparkman & Stephens, è considerato dagli esperti la più bella barca a vela mai realizzata e tra quelle che conta maggiori successi. Fu infatti uno Swan 65 a vincere la prima edizione della Whitbread nell’anno 1973/74 (Sayula II di Ramon Carlin). Durante la seconda edizione della Whitbread, tre Swan 65: King's Legend, Disque d'Or e ADC Accutrac, sono arrivati rispettivamente secondo, quarto e quinto, mentre lo Swan 651-011, Fazer Finland, è arrivato terzo assoluto nella 4a edizione della Whitbread nel 1985.
Translated 9 è il 9° esemplare costruito negli oltre vent’anni di produzione di questo ineguagliabile veliero, varato nel 1974. Quasi 20 metri di lunghezza per 5 di larghezza, conta 3 cabine e 3 bagni oltre all’alloggio del marinaio, con una cucina separata, ed una dinette per ospitare comodamente 11 persone in crociera. Esternamente ed internamente ricoperta di legno prezioso e curata in ogni dettaglio, riesce a combinare una assoluta eleganza con ottime performance, comfort e tenuta del mare.
Questo Swan 65 in particolare ha una storia importante. Alla regata più difficile e prestigiosa del mondo, Translated 9 partecipò nel 1977 con il nome di ADC Accutrac, lo storico sponsor produttore di giradischi, capitanata da Clare Francis, prima donna skipper a condurre un'imbarcazione nella Whitbread Round the World Race, che in 126 giorni e 20 ore conquistò in quinta posizione assoluta il traguardo di una gara in cui arrivare alla conclusione è il primo e il più grande dei successi.
Le immagini di allora raccontano dell'incredibile viaggio che affrontò ADC Accutrac, del suo ponte inondato di neve, dei marinai aggrappati al timone sotto onde anomale, delle vele soffiate a gran forza dai venti, di iceberg sfiorati, di notti e giorni in alto mare in tempesta, di un gruppo di valorosi esperti velisti allora sotto i comandi di Clare Francis - anche lei come Translated una vera e propria outsider - che raccontò in Come Wind or Weather della regata attorno al mondo su questo stesso elegante Swan 65.
Nico Malingri alle manovre a bordo di Translated 9
La storia di questa barca e della sua unione con Translated conta numerose coincidenze. Nella ricerca che Clare Francis condusse per trovare lo Swan 65 adatto ai suoi scopi, scelse, tra i tre che le furono proposti, proprio lo Swan 65 che si trovava nella metà degli anni ’70 vicino Roma. Oltre 40 anni dopo, Nicola Parolin, armatore ed appassionato velista, ritrovò la barca (all’epoca conservava il nome di Force 9 of London) in un invaso a secco e in uno stato di quasi abbandono, non lontano da Roma e precisamente vicino Gaeta. Con Nicola Parolin lo Swan 65 subì un meticoloso restauro conservativo per tornare a cavalcare i mari e a competere in tutto il Mediterraneo come una vera regina. Ed è proprio da Nicola Parolin che Marco Trombetti - Ceo di Translated - in una fredda giornata nei caldi saloni dello Yacht Club de Monaco ha ricevuto la consegna della barca, entrambi consapevoli del nuovo importante obiettivo che Translated sarebbe andata ad intraprendere, riportandola sui litorali romani dove si è preparata ad affrontare nuovamente il giro del mondo. Da Roma al giro del globo più volte ed ora proprio sotto l’egida di una azienda che nasce a Roma ed è diffusa in tutto il pianeta, partner di grandi player mondiali.
IL COMMENTO DI PAOLO MACCIONE, DIRETTORE DI ‘BARCHE D’EPOCA E CLASSICHE’
La vittoria di Translated 9 alla prima tappa della Ocean Globe Race, corsa lungo le 6.650 miglia che separano Southampton (Inghilterra) da Cape Town (Sudafrica)
Barche d’Epoca e Classiche augura il consueto “in culo alla balena” a Translated 9, che sicuramente sta compiendo un’impresa degna di entrare nei libri di storia della vela. L’espressione euforica del CEO di Translated Marco Trombetti dopo la vittoria nelle prime due tappe, è già di per sé garanzia di ostinazione nel voler perseguire un obiettivo ambizioso e importante. Dopo la conclusione nei prossimi mesi dell’Ocean Globe Race la barca ha tutti i requisiti per continuare a mostrarsi al popolo dei velisti come scafo-icona della vela d’altura internazionale. Inoltre, il compimento dei 50 anni dal varo può senz’altro contribuire a trasformarla in un formidabile strumento di propaganda per questo sport. Non solo. Dopo la conclusione del giro del mondo sarebbe bello vedere Translated 9 partecipare a quegli eventi che in Mediterraneo esaltano la storicità del progetto di Sparkman & Stephens e del cantiere finlandese Nautor, a cominciare dai raduni organizzati dalla S&S Swan Association, il sodalizio fondato nel 2001 dal mercante d’arte milanese Matteo Salamon che oggi riunisce circa 620 degli 824 S&S Swan classici realizzati a partire dal 1966, anno di fondazione della Nautor. Il prossimo Rendez-vous biennale, giunto all’undicesima edizione, è stato già fissato dal 17 al 22 giugno 2025 a Marciana Marina all’Isola d’Elba. Attese ben 50 imbarcazioni. E che dire dell’annuale Raduno Vele Storiche Viareggio, il più partecipato evento di chiusura della stagione per le vele classiche e storiche del Mediterraneo (fino a 70 iscritti) nel quale sono benvenuti non solo gli scafi in legno, ma anche quelli realizzati in vetroresina come Translated 9? La diciannovesima edizione si svolgerà in Versilia dal 17 al 20 ottobre 2024. Ecco, noi il messaggio lo abbiamo lanciato … ora lasciamo che la coppia Trombetti-Andrieu giunga a destinazione. Tanto poi sappiamo che imprenditori di questo calibro faranno di tutto per riproporsi una nuova sfida.
TRANSLATED, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE NEI SERVIZI LINGUISTICI
Translated è un’azienda leader nella fornitura di servizi linguistici e un pioniere nell'uso dell'intelligenza artificiale (AI) per assistere i traduttori professionisti. L'azienda è stata fondata nel 1999 dalla linguista Isabelle Andrieu e dall'informatico Marco Trombetti per permettere a tutti di comprendere ed essere capiti nella propria lingua. Nel perseguimento della sua missione, Translated ha inventato il primo sistema di traduzione automatica adattiva commerciale nel 2017 con ModernMT, che è stata nominata come leader mondiale nel rapporto IDC MarketScape 2022. Con ModernMT, Translated combina la sensibilità di oltre 300.000 traduttori professionisti madrelingua con la velocità e la capacità delle machine translation (MT), consentendo di affrontare progetti di localizzazione che una volta erano inimmaginabili. Oggi, Translated offre traduzioni rapide, coerenti e di alta qualità a oltre 280.000 clienti in 200 lingue e oltre 40 aree tematiche.
INFORMAZIONI
https://translated.com/9
GALLERY