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Nel settembre 2012 i Cantieri Navali Fortunato di Gaeta hanno varato Agnese, un modello di Carolina 24 progettato dall’architetto napoletano Carlo Bertorello per un giovane armatore laziale. In questo ‘new classic’ lungo 7 metri, costruito in legno con la tecnica dello strip-planking, è racchiusa una storia di passione per la vela e per le barche classiche, quelle “che sanno dare emozioni”.

Di Paolo Maccione – Ottobre 2013
Fotografie Archivio cantiere, Archivio armatore e Paolo Maccione
Carolina 24 in costruzione (1)PERCHÉ COSTRUIRE UNA BARCA COME CAROLINA?
Tenga presente che con i soldi che spenderà per un Carolina 24 potrebbe comprare un 30 piedi nuovo di zecca; se non è convinto, lasci perdere”. Fu  la prima cosa che il progettista Carlo Bertorello disse al suo giovane aspirante armatore. E quest’ultimo di 30 piedi, tra il 2010 e il 2011, ne aveva visti diversi, nuovi e usati, perché aveva deciso di acquistarne uno. Ogni volta, però, trovava una scusa per non concludere. Poi, alla fine, ha capito che la vera ragione era che quei tipi di barche non trasmettevano alcuna emozione. Gli sembravano tutte uguali e molto vicine all'idea del caravan. Tornò dunque a sfogliare i cataloghi di Paolo Lodigiani, a visitare il sito dei Venturieri, a rileggere il libro di Carlo Sciarrelli, gli articoli di Gianmarco Borea d'Olmo e quelli di Luigi Arena pubblicati su Bolina e decise che valeva la pena di realizzare un piccolo sogno. Una barca piccola, marina e bella, … al prezzo di un 30 piedi. Così è nata l'idea del Carolina, la cui costruzione, durata da novembre 2011 a settembre 2012, è stata eseguita dal Cantiere Navale Fortunato di Gaeta.
 
Il varo di Agnese, modello Carolina 24UN CAROLINA 24 DA TRIESTE ALLA NUOVA ZELANDA
Così il progettista Bertorello descrive il suo progetto: “Carolina 24 nasce nel 1994 come un piccolo yacht oceanico di 7,30 metri di lunghezza fuori tutto, destinato a navigazioni anche molto impegnative, ma di costruzione semplice ed economica. Le linee di riferimento sono quelle dei Falmouth boat per la pesca delle ostriche nella baia omonima. Il primo esemplare "KIGARIDU”, autocostruito dal suo skipper e senza motore a bordo, ha dimostrato le doti nautiche del progetto (oltre alle eccezionali capacita' del suo skipper) navigando prima da Trieste ai Caraibi, da lì alla Patagonia, quindi alla Georgia del Sud e a Città del Capo, di qui - senza scalo - fino alla Nuova Zelanda. Nel corso degli anni il progetto e' stato adattato a vari tipi di costruzione, per lo scafo è stato fatto anche uno stampo in vetroresina”.
Nel 2011”, continua Bertorello, “il progetto e' stato rivisto, semplificando alcune parti della costruzione e sviluppando i files necessari per il taglio CAD-CAM delle parti in compensato marino. La tuga è stata leggermente modificata per sistemare uno spray hood facilmente abbassabile e non ingombrante. Il rig e' proposto sia in versione gunter con albero composto da due elementi separati, molto semplice ed economico, che in versione cutter Marconi. Ad oggi navigano circa sette Carolina 24”.
 
Da sn, Carlo Bertorello, Salvatore, Antonello, Mauro Fortunato e l'armatore del Carolina 24LA COSTRUZIONE E LE CARATTERISTICHE
Il Carolina 24 ha lo scafo tondo ed è realizzato con la tecnica dello strip-planking in mogano sapelli dello spessore di 25 millimetri. Durante la costruzione il cantiere ha apportato alcune migliorie rispetto al progetto, ispirate non solo dalla pratica, ma anche da valutazioni tecniche sui materiali. Il maestro d’ascia Salvatore Fortunato, in particolare, conosce molto bene non solo il legno, ma anche vari tipi di resine, avendo lavorato in cantieri che producevano motoryacht. “Per fare un esempio”, racconta l’armatore, “con il sistema strip-planking, dato che si comincia a fasciare dalla chiglia, inevitabilmente a un certo punto bisogna cambiare verso e tagliare i listelli più o meno all'altezza del ginocchio. Ebbene, il progetto prevedeva semplicemente di iniziare con la posa dei nuovi listelli andando a chiudere le teste di quelli tagliati per appoggio (e non dubito che sarebbe bastato). “Loro”, continua, “invece hanno preferito aggiungere un nuovo corrente che facesse da battente sia per i listelli da tagliare che per i nuovi; la cosa ha comportato non poco lavoro, perchè sulle ordinate non erano pretagliati i bordi per il nuovo corrente, ma ne è risultato uno scafo molto più robusto”. “Sembrano dettagli”, conclude, “ma secondo me fanno la differenza. Anche Bertorello ha apprezzato e loro hanno ricambiato, valutando positivamente sin dal primo momento il disegno di Carolina. I Fortunato sono anche rimasti dal stupiti dal fatto che il progettista, quando serve, è uno che si ‘sporca’ le mani con resine e pennelli”.
Per gli incollaggi e il serraggio dello scafo alla struttura, composta da ordinate in compensato marino okoumè da 12 millimetri, è stata impiegata resina epossidica e più di 4000 viti in acciaio inox. La tuga è bolzonata e appena scesi sottocoperta garantisce un’altezza d’uomo superiore a 1,80 metri. Il pozzetto, molto ampio, è protetto da robusti paraonde in mogano massello e sotto le panche sono presenti ampi gavoni per lo stivaggio di materiali e attrezzature.
 
Carolina 24 in costruzione (6)APPRODARE A CAPRERA
Sono convinto che si possa fare molto anche con una piccola barca ben progettata e ben costruita”, dice il neo-armatore. “Non so se Carolina sia migliore di un 30 piedi di media qualità; so solo che l'unico 30 piedi che fa battere il mio cuore è l'Hallberg Rassy 31, ma costa quanto due Carolina. Certamente non farò mai traversate oceaniche con Carolina, ma spero di potere attraversare il Tirreno, andare in Sardegna o in Corsica, magari a Caprera. Caprera, o meglio il Centro Velico Caprera, è un luogo magico; si va a vela come si andava un tempo, senza fronzoli. Carolina è molto vicina a questo ideale di vela. Per questo mi piacerebbe raggiungere quella meta”.
 
L’ARMO VELICO
Un altro aspetto che mi è piaciuto molto del progetto è l'armo velico”, prosegue, “non c’è il solito grande genoa con sovrapposizione ma fiocco e yankee; il fiocco è autovirante, lo yankee è tagliato molto alto, non c’è avvolgifiocco, per le andature portanti c’è un mps. Insomma, si maneggiano un bel pò di vele, con i garrocci, le drizze, le scotte da fare e disfare e tutto quanto il resto (anche qui ci sono i ricordi di Caprera...). La superficie velica è abbondante, circa 45 metri quadrati; per fare un paragone, l'Hallberg Rassy 31 ne ha circa 48. Questo dovrebbe garantire una buona vivacità. Ma, come dice Bertorello, sarà il mare a giudicare”.
 
Gli interni del Carolina 24DAL 10 PIEDI AL 24 PIEDI
La formazione velica di questo giovane armatore laziale è passata attraverso l’autocostruzione del Farò, un 10 piedi in compensato marino realizzato su piani della milanese BCA – Demco Kit di Paolo Lodigiani. Era il 2004 e da giovane trentenne aveva appena superato il concorso notarile. Con il Farò si è divertito a navigare lungo le coste sarde. Poi è nata la voglia di costruirsi il Buonvento, un piccolo cabinato lungo 5,50 metri progettato dal fiorentino Rodolfo Foschi. Ma dopo una navigazione particolarmente ‘bagnata’ lungo la tratta Caprera-Bonifacio, a bordo di un sette metri, ha preferito desistere dal proposito, convinto che una barca la debba costruire ‘chi ha mestiere’. E lui, per carattere e professione, è portato a ragionare e riflettere molto prima di agire. Per la costruzione di Carolina, invece, si è fidato del progettista e del cantiere, pur non avendo conoscenza diretta nè dell'uno, nè dell'altro. Forse perché, una volta presa la decisione di lanciarsi nell'avventura, il resto è passato in secondo piano. Anche la fase della costruzione gli ha regalato belle emozioni, tali da ripagare, da sole, parte della spesa sostenuta (una cifra compresa tra i 50 e 60.000 euro).
Nel frattempo Carolina è stata già immortalata in un mezzo modello in scala, realizzato in legno dall’artista Luca Ferron.
 
Il Carolina 24 in navigazione (3)AGNESE” mod. CAROLINA 24 - LA SCHEDA TECNICA
Anno di costruzione: 2012
Progetto: Carlo Bertorello - Napoli
Nazionalità: Italiana
Cantiere: Cantieri Navali Fortunato (Gaeta – LT)
Classe: Carolina 24
Armo velico: cutter bermudiano
Lunghezza f.t. : 7,23 mt.
Lunghezza al galleggiamento: 6,98 mt.
Larghezza: 2,80 mt.
Dislocamento: 3,5 tonn.
Pescaggio: 1,25 mt.
Motore: Beta Marine 20 cv
Superficie velica: 45 mq
 
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