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A Cowes, in Inghilterra, è in corso di allestimento la replica del Britannia. La rinascita di questo yacht a vela lungo 37 metri, appartenuto a re Giorgio V, è stata affidata allo Studio Faggioni della Spezia. La spesa prevista è di circa 2 milioni di sterline e il varo avverrà nei primi mesi del 2014. L’imbarcazione verrà impiegata da una ‘charity’ per fini di beneficenza.
Di Paolo Maccione – Ottobre 2012
Fotografie Archivio Faggioni e Paolo Maccione
BRITANNIA, LO YACHT A VELA DI RE GIORGIO VIl Britannia era lo yacht reale inglese appartenuto tra il 1893 (anno del varo) e il 1936 dapprima al Principe Edoardo VII e successivamente a suo figlio, re Giorgio V. Progettato dallo scozzese George Watson, era costruito in composito (fasciame in legno su ordinate in acciaio), aveva una lunghezza di 37 metri e l’armo a cutter aurico. All’epoca vinse 231 regate e nel 1931 fu convertito in J-Class, su progetto di Charles Nicholson, con armo a sloop bermudiano. Pur cambiando armo l’imbarcazione è sempre rimasta competitiva. Per volontà del sovrano venne affondata alla sua morte nei pressi dell’isola di Wight.
LA REPLICA E LE FUTURE NAVIGAZIONI
Una replica in legno lamellare del glorioso Royal Cutter Yacht è stata realizzata in Russia tra il 1993 e il 2009, ma a causa di problemi legali fu trasferita prima in Norvegia e infine venduta a una fondazione inglese dell’isola di Cowes, dove è arrivata il 4 febbraio 2012, che la sta allestendo per impiegarla a fini di beneficenza. Il cantiere del nuovo Britannia è stato allestito lungo la sponda est di Cowes, in uno spazio del cantiere South Boats Venture Quays. La festa di presentazione del progetto si è tenuta il 21 aprile 2012 a Cowes, all’interno del Museo sulla storia della marineria. Il Britannia ha segnato l’epoca d’oro dello yachting mondiale e oggi questa viene definita la ‘replica per eccellenza’. Il nuovo Britannia navigherà in nord Europa, parteciperà a tutti i principali eventi, si recherà negli Stati Uniti e visiterà anche il Mediterraneo, come successo nel 1897, quando il Principe Edoardo VII venne a Nizza.
LA RINASCITA AFFIDATA ALLO STUDIO FAGGIONI
Nel 2011 lo Studio Faggioni di Cadimare, borgo marinaro della città della Spezia, è stato coinvolto nel progetto, coordinato dall’italo-inglese Giuseppe Longo, già project manager per i restauri di Lulworth del 1920, Iduna del 1939 e Patience del 1931. L’architetto Stefano Faggioni, coadiuvato dal cugino Simone Faggioni e dallo zio Francesco, memoria storica dello Studio, progetterà gli interni, un nuovo piano di coperta, le manovre e l’armo a sloop bermudiano, con un albero in legno alto 54 metri e una superficie velica di circa 850 metri quadrati. Il legname per l’albero verrà donato da una società inglese di legname, la Stones Marine Timber. I costi per la realizzazione del nuovo Britannia, stimato in circa 2 milioni di sterline, verranno sostenuti da contribuzioni volontarie.
Il ritorno in mare è previsto nei primi mesi del 2014.
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COWES IMPAZZITA PER LA KING’S BOATCowes, l’isola inglese nel sud dell’Inghilterra nota per i suoi forti legami con le tradizioni dello yachting, sembra essere impazzita per la King’s Boat. Qui non si parla del nuovo Britannia come di una replica, bensì di un oggetto che sembra sia rimasto sopito per anni e che adesso si è risvegliato. La popolazione locale vive e condivide questa straordinaria avventura, che materialmente coinvolge centinaia di addetti, dai maestri d’ascia ai carpentieri, oltre a architetti, ingegneri e marinai. Qui tutti, o quasi, millantano di possedere un pezzo del Britannia originale. Sia che ti rechi in un pub, piuttosto che in un museo o presso uno Yacht Club, troverai sempre qualche parte del Britannia, dal picco alla bitta, al golfare. “La ricerca storica”, racconta Stefano Faggioni, “non è stata difficile. Ogni libro di yachting parlava del Britannia e esistono tanti fatti descritti da progettisti, comandanti e da cronache dell’epoca. E’ un’operazione unica nel suo genere, non sembra quasi neanche una replica, è come si avesse l’impressione di restaurare il vecchio Britannia”.
GLI INTERNI
A parte il fotogramma di un filmato dell’epoca, non esistevano immagini degli interni del Britannia originale, così si è dovuto reinventare tutto in base all’esperienza. Lo Studio Faggioni ha compiuto studi preliminari sui dettagli, dalle lampade agli interruttori, dalle decorazioni alle maniglie delle porte in mogano. Le ambientazioni saranno composte da pannellature in legno dipinte di bianco, come in origine. Il Britannia avrà una Ladies Cabina poppa con doppio letto matrimoniale e vasca da bagno sotto il pagliolato, a dritta ci sarà la King’s Cabin con bagno e vasca vittoriana e a sinistra la Guest Cabin.
Nel salone centrale verrà collocato un pianoforte verticale, come esisteva una volta, e un caminetto inglese in ghisa che brucerà carbone. Prevista la realizzazione di repliche di mobili dell’epoca, dal dressing table alle poltroncine. A pruavia verrà allestita la cucina e il quartiere equipaggio per 10 persone, in un unico ambiente, con la cabina separata per il comandante.
IL MERCHANDISING
Presso lo studio Faggioni si progettano e preparano anche i Certificate of Membership e tutti gli accessori legati all’estetica e al merchandising di Britannia, dalle magliette all’oggettistica di bordo. E’ stata addirittura progettata la carta che conterrà tali oggetti, realizzata con un collage di vecchi articoli sul Britannia. L’associazione che curerà la movimentazione e il merchandising del Britannia si chiama K1 Britannia.
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