È stata un’estensione del raduno annuale di barche tradizionali, in occasione della Festa di Garibaldi, quella che dal 29 luglio all’1 agosto 2021 si è tenuta presso il Museo della Marineria e il Porto Canale Leonardesco di Cesenatico, nel cuore della Romagna. Il progetto europeo “ARCA Adriatica” (Interreg Italia-Croazia), così denominato, è consistito nella realizzazione di una festa/festival marittimo dedicato alla valorizzazione delle barche e della marineria tradizionale dell’Adriatico. Il festival ha previsto lo svolgimento di un vero e proprio “educ tour” insieme alla città di Cervia, anch’essa partner di ARCA, che per ragioni di normativa Covid si è svolto in forma “chiusa” per giornalisti, addetti ai lavori e blogger invitati, per sussistendo alcuni momenti fruibili da parte di tutto il pubblico presente.
Di Paolo Maccione – Agosto 2021
Fotografie di Paolo Maccione
UN FESTIVAL PER IMMAGINI
La flotta di vele al terzo a Cervia (Foto P. Maccione)
In navigazione tra Cesenatico e Cervia (Foto P. Maccione)
Il bragozzo San Nicolò del 1954 (Foto P. Maccione)
Le immagini raccontano meglio di tante parole ciò che è avvenuto dal 29 luglio all’1 agosto 2021 a Cesenatico, capitale adriatica della marineria. Dalla rievocazione dell’antica pesca tradizionale “alla tratta” alla presentazione itinerante della nuova segnaletica che evidenzia i luoghi salienti dell’identità marittima, dall’arrivo delle “vele al terzo” da tutti i porti della Romagna nel Porto Canale Leonardesco di Cesenatico alla veleggiata di barche tradizionali tra Cesenatico e Cervia, con visita guidata alla città e ritorno in notturna via mare a Cesenatico. E ancora la colazione all’alba in mare a bordo delle barche della flotta, la presentazione candidatura UNESCO del patrimonio intangibile vela latina / al terzo (a cura di Tamara Nikolic, direttrice della Casa della Batana di Rovigno, presente a Cesenatico con la ‘batana’ di Rovigno) con collegamento video con Maria Paola Profumo di Genova (Presidente dell’Associazione Musei Marittimi del Mediterraneo) e Elvira Mata del Museu Maritim di Barcellona. Importante anche la presentazione del riconoscimento ai sensi del Codice Beni Culturali della navigazione vela latina e al terzo quale patrimonio culturale immateriale. Intervenuta anche la troupe di Rai 1 con la conduttrice Donatella Bianchi, che ha documentato una parte della festa per la nota trasmissione Linea Blu.
La conduttrice di Linea Blu di Rai 1 Donatella Bianchi con Davide Gnola, direttore del Museo della Marineria (Foto P. Maccione)
Il Barchèt, trabaccolo da pesca del 1925 del Museo della Marineria di Cesenatico (Foto P. Maccione)
A bordo del Barchèt del Museo della Marineria di Cesenatico (Foto P. Maccione)
LIBRI, VELEGGIATE … E LA “MITICA” CARMELA DEL BIANCO
Una cinquantina le vele presenti a Cesenatico in occasione del festival 2021 (Foto P. Maccione)
La flotta di vele al terzo al largo di Cesenatico (Foto P. Maccione)
Il cesenaticense Giancarlo Bartoli, comandante del Barchèt (Foto P. Maccione)
Le giornate lunghe e intense hanno compreso le presentazioni di libri avvenute con la partecipazione di Cristina Giussani di Mare di Carta, presidentessa del Sindacato Nazionale Librai. Tra i volumi “La vela latina” di Giovanni Panella, “La balena che nuotava sulla schiena” di Elisabetta Zanello e Olivia Del Bufalo, “Moitessier” di Gabriele Musante, “Isolario italiano” di Fabio Fiori, “Il Testimone” e “Il gatto che viaggiava in vaporetto” di Stefano Medas. Clou della festa, dopo la grande veleggiata di Garibaldi nelle acque antistanti Cesenatico, l’inaugurazione della mostra del pittore di marina Gianfranco Munerotto di Venezia e la proiezione nel Video Wall davanti al Museo del documentario dedicato alla velaia Carmela Del Bianco di Cattolica, classe 1940. Carmela, oggi come quando era una ragazzina, continua a realizzare vele. Da qualche mese la affianca il nipote 21enne Simone, con il quale assembla grandi vele in cotone impermeabilizzato per le barche al terzo della Romagna, che successivamente vengono dipinte con le caratteristiche terre di colore giallo ocra, rosso, nero e bianco.
Il logo del Museo della Marineria di Cesenatico sulle magliette dei marinai addetti alle vele delle barche storiche (Foto P. Maccione)
Il cutter da spiaggia Mario Lanza del 1958 (Foto P. Maccione)
Il pubblico assiste all'uscita delle imbarcazioni dal canale di Cesenatico (Foto P. Maccione)
L'archeologo e scrittore Stefano Medas (Foto P. Maccione)
Il pittore veneziano Gianfranco Munerotto (Foto P. Maccione )
La velaia Carmela Del Bianco di Cattolica con il nipote 21enne Simone, oggi suo collaboratore (Foto P. Maccione)
DAVIDE GNOLA, L’INOSSIDABILE “REGISTA”
Davide Gnola, dal 2005 direttore del Museo della Marineria di Cesenatico (Foto P. Maccione)
Alla regia di tutto questo l’inossidabile 59enne Davide Gnola, dal 2005 direttore del Museo della Marineria (all’interno del quale ha cominciato a lavorare nel 1995), infaticabile coordinatore, organizzatore e ineccepibile ‘maestro di casa’. Gnola, onnipresente in ogni iniziativa, ha dimostrato che questi eventi possono suscitare curiosità, generare interesse e, perché no, coinvolgere in futuro giovani appassionati a questo mondo. A fare da cornice in questa stagione 2021 anche l’installazione speciale di illuminazione delle barche della Sezione Galleggiante del Museo, che ogni sera contribuiva a rendere il Porto Canale uno dei più suggestivi e incantevoli siti di marineria di tutta Europa.
Il lancione Saviolina del 1928 (Foto P. Maccione)
L'illuminazione del Porto Canale Leonardesco di Cesenatico (Foto P. Maccione)
Il pubblico all'esterno del Museo della Marineria di Cesenatico (Foto P. Maccione)
Tre Fratelli, il lancione di Cervia del 1966 (Foto P. Maccione)
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www.museomarineria.it
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