L’ultracentenario Cantiere Valdettaro, nato alle Grazie di Porto Venere 105 anni fa, continua ad ospitare e a restaurare scafi d’epoca e classici. Tra i lavori recentemente completati quelli a bordo del Sangermani Umiak Secondo e su Virginia, un classico Scia 40 del 1995 progettato dal triestino Carlo Sciarrelli. Entrate in cantiere anche due glorie della Marina Militare, il cutter Chaplin del 1974 e lo storico yawl bermudiano Corsaro II del 1961. Tra le iniziative volte alla formazione di future generazioni di maestri d’ascia lo stage realizzato in collaborazione con un istituto scolastico della Spezia, grazie al quale sono stati individuati giovani promettenti che qui un giorno potranno continuare a formarsi e sviluppare professionalità nel settore del restauro di barche in legno.
Di Paolo Maccione – Giugno 2022
Fotografie di Paolo Maccione
CANTIERE VALDETTARO, IL VIDEO
AL CANTIERE VALDETTARO ANCHE CHAPLIN E CORSARO II DELLA MARINA MILITARE
Chaplin (1974) - Foto P. Maccione
Il Cantiere Valdettaro delle Grazie di Porto Venere, fondato nel 1917 e oggi diretto da Ugo Vanelo, “cambia” fisionomia. Recentemente è stato infatti dato corso al progetto di interramento di una delle “buche” di varo e alaggio. Questo consente oggi al travel lift del cantiere di spostarsi da una parte all’altra dell’ampio piazzale fronte mare per la movimentazione di ogni tipo di imbarcazione. Una possibilità in più per Valdettaro di gestire con maggiore autonomia le operazioni di consegna di scafi di ogni dimensione. Recentemente è entrato a fare parte dello staff del cantiere lo spezzino Alessio Donno, investito della carica di Direttore Operativo del Gruppo Valdettaro.
Da destra Ugo Vanelo e Alessio Donno, rispettivamente Titolare e Direttore Operativo del Gruppo Valdettaro (Foto P. Maccione)
Tra le barche storiche entrate in cantiere in questo 2022 anche due “glorie” della Marina Militare, il cutter bermudiano Chaplin, varato nel 1974 dal Cantiere Sangermani su progetto del triestino Carlo Sciarrelli, e lo yawl Corsaro II, varato nel 1961 presso il Cantiere Costaguta di Genova su progetto dello studio americano Sparkman & Stephens.
Corsaro II (1961) - Foto P. Maccione
Le due imbarcazioni vengono tradizionalmente impiegate per l’addestramento degli allievi alla vela e la partecipazione a competizioni veliche soprattutto in occasione dei raduni di barche d’epoca. Chaplin, inoltre, dal 2018 è diventata la barca di rappresentanza per attività a favore del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha ospitato a bordo in Sardegna a partire dal 2019 in occasione delle vacanze estive.
“UMIAK SECONDO” E “VIRGINIA”, I REFITTING COMPLETATI
Umiak Secondo (1956) - Foto P. Maccione
Se per Chaplin e Corsaro II bisognerà attendere prima di rivederle in mare, ci sono altri restauri appena completati dal Cantiere Valdettaro. Tra questi Umiak Secondo, un Sangermani di circa 18 metri varato nel 1956, sottoposto ad estesi lavori di ristrutturazione che hanno riguardato lo smontaggio del bulbo, la sostituzione di circa il 40 per cento del fasciame in mogano, la sostituzione di oltre il 30 per cento delle ordinate in rovere di Slavonia, una parte dei madieri, dormienti, controdritto di prua e la posa di una nuova coperta in teak dello spessore di 12 millimetri con interposto compensato marino. Restaurata anche la tuga, gli alberi in douglas, la ferramenta in acciaio, i winch e il verricello salpancora ad opera dell’attrezzista Pierfrancesco Cè, che ha anche ottimizzato il piano velico e semplificato le manovre. Installati nuovi impianti e un nuovo propulsore Yanmar. Gli interni sono stati resi più abitabili e oltre alla modifica della cala vele è stata ricavata una cabina di prua.
Matteo Serri, orgoglioso proprietario di Virginia (Foto P. Maccione)
Virginia è invece uno sloop bermudiano modello Scia 40 in vetroresina, lungo 12,60 metri, varato nel 1995 presso il cantiere genovese Ambrosi su progetto del triestino Carlo Sciarrelli. Il primo armatore è stato un maestro d’ascia che si è realizzato da sé gli interni in legno di mogano a Ischia, dove abitava. Dopo essere appartenuta ad un ingegnere napoletano, che l’aveva chiamata con il nome della moglie, dal 2013 è del modenese Matteo Serri, terzo orgoglioso proprietario. Virginia, di linee classiche, ha la chiglia lunga, un peso di circa 9 tonnellate, avvolgiranda, avvolgifiocco e caratteristiche di marinità e grande tenuta di mare. A bordo è presente anche una stufa Taylor’s a gasolio, in acciaio e ottone, di fabbricazione inglese. In passato la barca aveva già partecipato alla Giraglia, alla Barcolana e compiuto il periplo dell’Italia. Una sua gemella sta realizzando il giro del mondo. Tra i lavori eseguiti al Cantiere Valdettaro il rifacimento della coperta in teak, il ripristino degli interni con parziale smontaggio e ricostruzione, il rinnovamento dell’impianto idraulico, la rimozione e il ricondizionamento del motore, un FNM da 50 cavalli di Fiat Marine. Oggi Virginia fa base a Portido, nel golfo delle Grazie.
Anche il Sangermani Viola è stato oggetto di interventi che hanno riguardato il rifacimento dell’albero in legno douglas, la sostituzione del sartiame, la manutenzione dei winch e la verniciatura dei legni.
LA BARCA DEL PALIO, “PALESTRA” PER I FUTURI MAESTRI D’ASCIA
Nella, vincitrice negli anni Trenta del Palio del Golfo (Foto P. Maccione)
La collaborazione del Cantiere Valdettaro con gli studenti del Cisita della Spezia
Nella è una classica imbarcazione a remi impiegata per gareggiare al Palio del Golfo, che si è aggiudicato nei primi anni Trenta. Presso il Cantiere Valdettaro la barca è stata restaurata in occasione di uno stage realizzato in collaborazione con gli studenti del Cisita, Agenzia formativa e di servizi per il lavoro nata nel 1979, di diretta emanazione delle associazioni territoriali di Confindustria La Spezia e Confindustria Liguria, promosso e partecipato, inoltre, da aziende industriali private del territorio spezzino. Tra gli studenti che meglio si sono distinti nel corso dell’attività di restauro anche Gabriele Bernasco, classe 2006, il cui bisnonno era Alessandro Valdettaro. Gabriele si è dimostrato un talento naturale che ha svolto il suo apprendimento con grinta e determinazione. Le competenze acquisite potranno un giorno permettergli di essere impiegato presso strutture cantieristiche come il Cantiere Valdettaro, che potranno valorizzare quanto appreso anche in occasione dello stage.
INFORMAZIONI
www.valdettaro.it
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